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Margherita d’Oingt

MARGHERITA D’OINGT

(1240-1310)

Margherita D’Oingt nasce nel Beaujolais, la data della sua nascita non è conosciuta con certezza, ma forse l’anno era il 1240. Margherita apparteneva ad una potente famiglia di antica nobiltà del Lionese, gli Oingt, che si estingueranno nel 1382 per mancanza di eredi maschi. Fu contemporanea di re Filippo il Bello e del pontefice Clemente V. Non vi sono molte notizie circa la sua infanzia, ma dai suoi scritti apprendiamo, però, che abbracciò la vita monastica non a causa di interessi materiali della famiglia (secondo lo stile dell’epoca) ma per una libera risposta all’intima chiamata divina. La sua forte vocazione la portò ad accettare, in una data ignota, la severa regola certosina serenamente, diventando nel 1288 la quarta priora della Certosa di Poleteins, incarico che manterrà fino alla data della sua morte, avvenuta l’11 febbraio 1310. Attraverso alcuni brevi scritti spirituali, ella ci offre la testimonianza della sua vita ricca di esperienze mistiche fatta di visioni, apparizioni ed estasi. Margherita era molto colta, e scriveva abitualmente in latino, cosa assai rara per una donna, poiché in quell’epoca il latino era usato soltanto dagli uomini eruditi. Margherita scrisse altri testi in francoprovenzale, anche ciò risulta una rarità, poichè i suoi scritti sono i primi di cui si ha traccia in quella lingua. Il manoscritto più antico risale al sec. XIII ed è stato redatto alla Grande Chartreuse, (pare sia stato salvato grazie al priore della certosa di Valbonne) ed oggi si trova nella biblioteca comunale di Grenoble, sotto il numero 5785 R ed è composto da settantatré pagine. Questo manoscritto comprende delle meditazioni scritte in latino, Pagina meditationum (Libro di meditazioni) realizzato nel 1286, l’opera teologicamente più rilevante, dove nelle sue profonde meditazioni la beata certosina giunge a chiamare Gesù Cristo non solo fratello e amico ma anche “madre”: « Dolce Signore tu sei mia madre e più che madre » ella contemplava Cristo, come colui che si è disteso sul legno della croce come una partoriente che fa nascere il proprio figlio. Margherita scrisse poi, nel 1294 lo Speculum sanctae Margarete scritto in lingua francoprovenzale, dove vengono descritte tre visioni, Le  visioni descritte nello Speculum chiariscono e completano la spiritualità espressa nelle Meditazioni. Narra della visione di Cristo che si presenta a lei con un libro chiuso in mano. Finalmente esso si apre, e lascia intravedere che il suo interno è formato da due sole pagine che brillano alla maniera di uno specchio bellissimo. Nel libro‑specchio risulta possibile contemplare lo splendore della Trinità. Margherita afferma inoltre, che nel libro appare un luogo delizioso e infinitamente grande, nel quale risplende « una gloriosissima luce che si divide in tre parti, come in tre persone; ma non vi è bocca d’uomo capace di parlarne ». Lo Speculum, infine, si conclude con la descrizione della visione del Cristo in gloria, è egli stesso che è diventato uno specchio luminoso che gli  angeli e i santi non si saziano mai di guardare ed ammirare. Il messaggio religioso espresso in questi due scritti può quindi riassumersi in una spiritualità di natura marcatamente cristocentrica.  In seguito ella scrisse, sempre in francoprovenzale, Li via Seiti Biatrix Virgina de Ornaciu, la vita, in nove capitoli, della consorella certosina Beatrice d’Ornacieux morta nel 1303, e quindi sicuramente realizzata dopo tale data. Margherita d’Oingt fu venerata come « beata », ma questo culto privato scomparve però con la Rivoluzione francese. Oggi noi la ricordiamo come una delle più antiche scrittrici francesi.

Preghiera per la purificazione e l’unione con Dio

Dolce Signore, non permettere che lasci questa vita terrena prima di essere del tutto purificata. Concedimi, ti prego, di poter soffrire in questa vita, così come tu hai sofferto per mio amore: poiché sono pronta a sopportare tutto quello che tu vorrai, purchè possa essere con te. Se tu vuoi che io sia disprezzata, lo voglio anch’io; se vuoi che io sia perseguitata lo voglio anch’io piuttosto che perderti; o se vuoi che io sia arsa viva o annegata o impiccata o scorticata lo anch’io lo voglio piuttosto che non essere con te. Dolce mio Signore ti prego di farmi morire di qualunque morte tu vorrai, purchè io sia sempre con te.

Margherita d’Oingt


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4 Risposte

  1. Alleluja! in questo momento, il Santo Padre Benedetto Xvi, a conferma del Suo amore per il monachesinmo, sta presentando la figura di Margherita d’Oingt ai 7000 fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI per l’udienza generale del mercoledì!

  2. complimenti all’autore di questo bellissimo blog,in un epoca davvero brutta dove imperversano solo chiacchere e cattiverie lei offre momenti di edificazione e cultura altissimi,davvero bello

  3. Non conosco il vostro sito, sono capitato per caso su questa pagina. Vi segnalo, se già non l’avete fatto voi, che Le edizioni San Paolo hanno pubblicato nel 1997 le opere di Margherita, con il titolo “Scritti spirituali”

  4. Per cortesia, potreste indicarmi la collocazione dell’affresci di Crespi di Margherita di Oingt che pubblicate in questa pagina?
    Grazie mille!

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