BEATO AIRALDO
(1132-1146)
Airaldo, figlio del conte Guglielmo I di Borgogna(detto l’Ardito), fratello di papa Callisto II, di Raimondo di Borgogna, re di Castiglia e di Enrico conte del Portogallo. Nonostante la nobiltà della sua famiglia, egli rinunciò ad una fulgida carriera politica, abbandonando onori e ricchezze per dedicare la sua vita alla clausura monastica. Airaldo abbracciò l’austera vita certosina, entrando nella certosa di Portes, nella quale si distinse fin dal suo noviziato per lo zelo con cui condusse la vita monastica che lo portò, in poco tempo, a ricevere l’ammirazione dei monaci più anziani.
Ben presto Airaldo divenne un esempio per tutti, diventando dapprima priore della comunità di Portes e successivamente, nel 1132 diventando vescovo di San Jean de Maurienne. Nonostante quest’ultimo prestigioso incarico, egli mantenne l’umiltà della severa regola certosina, continuando ad osservare i digiuni e le penitenze tipiche della vita eremitica, coniugandola egregiamente con le attività della sua carica vescovile. Fu vicino ai poveri, aiutandoli con molteplici attività caritatevoli, durante tutta la sua vita e alleviando le sofferenze dei più deboli. Airaldo, morì serenamente il 2 gennaio del 1146, e dopo il suo funerale si susseguirono eventi miracolosi e prodigiose guarigioni aumentando la sua fama di santità al punto che il suo epitaffio fu il seguente: “Qui giace Airaldo, monaco di Portes, onorato dal Pontificato, e luminare della Chiesa padre dei poveri, glorioso per la sua santità e per i suoi molti miracoli”. Il corpo del santo Vescovo fu oggetto di culto per diversi secoli, e nonostante le difficoltà sopraggiunte durante il periodo della Rivoluzione Francese, il ricordo della santità di Airaldo giunse fino al giorno 8 gennaio del 1863, quando il papa Pio IX confermò ufficialmente il culto ecclesiastico, stabilendo per il 2 gennaio il giorno della sua celebrazione. Nelle raffigurazioni iconografiche Airaldo, è rappresentato con un libro in mano, simbolo della saggezza, e dinnanzi ad un crocefisso in riferimento agli studi sulla meditazione e sulla passione di Cristo.
PREGHIERA
Signore: tu ti sei degnato di chiamare alla vita monastica
il Beato vescovo Ayraldo, e lui con la sua vita ci ha insegnato
ad amarti, concedici, rinunciando alle tentazioni
del mondo, di poter essere in grado di raggiungere il Regno dei cieli.
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