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Dom Augustine Guillerand

Dom Augustine Guillerand

(1877 – 1945)


Maxime Guillerand, nacque a  Reugny-de-Dompierre (Nièvre), il 26 novembe del 1877, fu il penultimo dei 6 figli di una famiglia di contadini. Fin da bambino mostrò la sua vocazione, difatti nel 1887 entrò in seminario dove studiò con dedizione, e nonostante la sua salute alquanto delicata, giunse la data in cui venne ordinato sacerdote a Nevers, il 22 dicembre del 1900. Da quel giorno esercitò il ministero pastorale per sedici anni, sia come sacerdote che come insegnante, cominciò come vicario a Corbigny, poi fu professore di storia e geografia al collegio ecclesiastico Saint-Cyr di Nevers, ed inoltre parroco a Ruages e a Limon. Poi il 28 agosto del 1916, a 39 anni, attratto dalla quiete della vita claustrale, decise di entrare nella certosa della Valsainte in Svizzera, dove poco dopo fece la sua vestizione religiosa scegliendo il nome di Augustin. Cominciò così il periodo di noviziato, che vide la sua prima professione il 19 marzo1918 e, dopo tre anni la professione solenne che avvenne il 6 ottobre del 1921. Per le sue indiscusse qualità nel 1923, fu nominato Vicario e trascorso un anno fu designato anche come coadiutore, ma purtroppo a causa delle sue precarie condizioni di salute, Augustin dovette chiedere di essere esentato dallo svolgere le attività legate agli incarichi ricevuti. Questa durissima prova lo fece crescere spiritualmente e fu determinante per contribuire a sviluppare la sua già profonda essenza spirituale. Trascorsi alcuni anni, nel 1928  fece rientro in patria, dapprima a Marsiglia e successivamente alla certosa di Montrieux, come maestro dei novizi, dove vi rimase fino al 1930. Fu quindi trasferito in Italia, con il compito di Vicario nella certosa femminile di Giaveno vicino Torino, poi in seguito nel gennaio del 1935, Dom Augustin fu nominato priore della certosa di Vedana nei pressi di Belluno, nonché l’anno seguente anche convisitatore della provincia certosina d’Italia. Ebbe gran premura nella cura delle comunità femminile che dovette dirigere, lasciando tra le monache un gran bel ricordo ed un sentimento di profonda ammirazione. Nel 1940, prima dello scoppio della guerra tra Italia e Francia egli riuscì insieme a pochi altri suoi confratelli connazionali a ritornare in patria, e dopo aver soggiornato per un breve periodo alla certosa di Selignac, fu richiamato dal Generale dell’Ordine Vidal, alla Gran Certosa. Qui Dom Augustin Guillerand vi rimarrà per gli ultimi cinque anni della sua esistenza, trascorrendo questo periodo tra le sofferenze delle sue malattie, che lo resero consapevole dell’approssimarsi della ascesa a Dio, e la composizione di alcuni testi. L’opera senz’altro più significativa resta “Elevazioni sul Vangelo di S. Giovanni”, dove si esprime tutta la sua spiritualià, ma sono di questo periodo anche una serie di appunti, di sicuro non destinati alla pubblicazione, che era uso scrivere per fissare le sue meditazioni. Dopo la sua morte avvenuta il 12 aprile del 1945 consumato dalla tubercolosi e dalla uremia, solo fortuitamente alcuni manoscritti furono salvati e poi pubblicati dalle suore Benedettine di Priscilla  di Roma. Inizialmente furono pubblicati in forma anonima, e dal 1959 con il reale nome dell’autore, e tradotti in varie lingue. Dato l’elevato spessore spirituale, del contenuto dei manoscritti che hanno dato vita alla “Preghiera dinanzi a Dio”, ho ritenuto doveroso farvela conoscere cosicché ne pubblicherò un capitolo a settimana nella convinzione di offrirvi un eccellente elemento di crescita spirituale, scritto con parole semplici ma profonde che ci conducono al cospetto di Dio.

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