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Dossier certose attive: San Josè

Dossier certose attive:

San Josè

Voliamo idealmente in Sudamerica, e precisamente in Argentina per conoscere da vicino la certosa di San Josè presso Deán Funes. Fu durante lo svolgimento del Capitolo Generale del 1995, che la Conferenza Episcopale Argentina fece racapitare all’Ordine certosino la richiesta di poter fondare nel paese un nuovo monastero. L’istanza fu accolta, e fu deciso di costituire una nuova certosa nel continente americano dopo quella statunitense e quella brasiliana. Nel 1997 furono inviati due Padri e due Fratelli certosini, i quali furono ricevuti da Mons. Estanislao Esteban Karlic, con l’intento di trovare un luogo e verificarne le condizioni ideali per l’insediamento della vita eremitica della comunità. Furono offerti vari siti dove potersi stabilire: Bariloche, San Martín de Los Andes y San Juan, ma la scelta fu diversa.

Fu scelto infatti  un territorio maggiormente idoneo alla vita contemplativa certosina, un vero desertum, situato ai piedi della Sierra de Salsa Punco, a circa 7 km dal città di Deán Funes, a nord di Cordoba, su un terreno donato dal vescovo Luca Donnelly, considerato vero co-fondatore della Certosa San Jose. La struttura, progettata e realizzata dall’architetto Federico Shanahan si estende su di una superficie di cinquemila metri quadri, ed è stata concepita seguendo i canoni della solidità e della austera bellezza conciliandoli con la modernità e con innovativi criteri antisismici, ed è in grado di ospitare venti monaci. Difatti essa è composta da dodici celle per i padri ed otto per i fratelli conversi. Il 15 ottobre del 1998, il cardinale Raúl Francisco Primatesta ha benedetto le prime strutture dando così l’inizio formale della attività monastica a Deán Funes, successivamente a completamento dei lavori il 19 marzo del 2004 alla presenza del Vescovo della Prelatura Aurelio J. Kühn, ed al Nunzio Apostolico, Mons. Adriano Bernardini è stato consacrato e benedetto l’altare maggiore della chiesa della certosa con rito solenne. E’ così presente in Argentina un vero faro di spiritualità, in grado di poter accogliere le svariate richieste di vocazione di giovani dell’America Latina, che permetterà loro di poter rimanere nel proprio continente. Diamo ora un occhiata alla certosa di San Josè, con immagini realizzate durante la sua costruzione, ed altre più recenti effettuate al completamento dei lavori.

Per contatti ed informazioni

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4 Risposte

  1. bella presentazione di questa Certosa del Terzo Millennio! moderna, sì, ma con una struttura fedelissima alle origini certosine! bravi!

    profitto di questo commento per segnalare la recentissima pubblicazione di un breve (si legge in una sera) ma denso libro di spiritualità certosina: si tratta del contenuto di un manoscritto della seconda metà del XVIII sec. (1765?), scoperto soltanto nel 2011 e pubblicato per la prima volta assoluta nell’aprile 2012;

    autore: “Un Chartreux” – titolo “L’écho du silence” – edizioni Artège (pagine 8+74; costo 7,90 €s);

    buona lettura!

  2. Voglio sapere la temperatura de questa certoza. E come in Europa ? A quinto si trova sul libelo del mare. Grazzie. Don Manuel

  3. Actualmente vivo un proceso vocacional diocesano pero me inquieta la vocación de los Cartujos, espero algún dia si Dios así lo permite vivir un retiro o proceso vocacional, soy de Venezuela – estado Carabobo, que Dios bendiga las vocaciones contemplativas.

  4. He visitado esta cartuja. Líndisima y en un apartado lugar de la Argentina. Uno de sus fundadores es el P. Juan Aresti, venido desde Miraflores, España. También un hermano alemán y un padre argentino. Una bendición tener esta cartuja en Argentina. Le deseo muchas vocaciones.

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