Dom Jean-Baptiste Porion
(α 1899- Ω1987)
Oggi voglio farvi conoscere meglio una grande figura spirituale certosina del XX° secolo, Dom Jean-Baptiste Porion.
Nato il 21 marzo del 1899 a Wardrecques (Pas-de-Calais), con il nome di battesimo Maximilien, il giovane Porion dopo aver completato gli studi in chimica decise di diventare monaco certosino. Entrò difatti nella certosa svizzera di La Valsainte nel 1924, per poi fare la professione solenne il 1 novembre del 1925. Date le sue straordinarie capacità ha ricoperto il ruolo di vicario della certosa svizzera per diversi anni e fino al 1946. Da questa data e fino al 1985, Dom Porion ha ricoperto la carica di Procuratore Generale dell’Ordine certosino, a Roma per poi fare ritorno a La Valsainte dove nel 1987 è morto. La sua levatura intellettuale e spirituale ha fatto si che entrassero in contatto con lui, alcune tra le principali personalità della cultura cattolica e suoi coevi, come: Stanislas Fumet (1896-1983), Jacques Maritain (1882-1973) e il cardinale Charles Journet (1891-1975). L’immensa erudizione di Dom Porion, gli consentiva di parlare e leggere diciotto lingue, alcune delle quali, come il sanscrito ed il cinese classico, imparate per leggere e tradurre testi antichi. Viene notoriamente considerato come il maggiore studioso della spiritualità renano fiamminga, poiché è stato il principale traduttore delle lettere e dei poemi di Hadewijch d’Anversa eccellente mistica e poetessa del XIII secolo. Inoltre egli è l’autore di “ Amour et silence”, pubblicato per la prima volta nel 1950 con la firma “ un certosino” conservando come da tradizione l’anonimato. Ma subito dopo la sua comparsa, questo testo ha avuto un enorme successo ed ha avuto una notevole diffusione, essendo considerato un importante testo di spiritualità monastica. Ho quindi deciso cari lettori di proporvelo, e come è successo per i testi precedentemente pubblicati, intendo farlo gradualmente per poter meglio apprezzare il linguaggio essenziale in esso contenuto e poter meditare. Vi lascio ad una sua eloquente esternazione sull’essere certosino.
«Essere certosino, non significa fare cose straordinarie, come immagina a volte la gente, bensì vivere nell’umiltà e nella calma senza cercare, pretendere e rifiutare niente. Le giornate dei certosini possono essere molto monotone e insignificanti; ma devono essere così poiché la nostra vita in se stessa non è nulla».
Dom Jean Baptiste Porion
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