Il Museo della certosa di Serra San Bruno
L’articolo odierno voglio dedicarlo al Museo della certosa di Serra San Bruno, a cui ho fatto recentemente riferimento, nell’articolo sulla certosa clabrese. Questo splendido museo, è nato nel 1994, sull’esempio della Grande Chartreuse, su impulso della comunità monastica certosina, la quale ha voluto così risolvere un problema che turbava la loro quiete claustrale. Difatti la sempre crescente presenza di pellegrini e turisti, incuriositi sulla storia e la vita eremitica svolta all’interno della certosa disturbava la stessa. Pertanto fu deciso di destinare un ala del complesso monastico, situata in un area accessibile da un entrata indipendente a sale museali.
La visita a questo museo permette di cogliere l’atmosfera di profonda spiritualità che da sempre si diffonde all’interno della certosa. Ciò è stato possibile grazie ad un percorso che si snoda attraverso circa 1200 metri quadrati, in ventidue sale espositive, che cominciano con la descrizione attraverso pannelli didattici della vita di San Bruno e della fondazione dell’Ordine. A seguire, scenografiche e fedeli ricostruzioni degli ambienti della certosa serrese, realizzati con gli arredi originali che vanno dalla cella alla chiesa conventuale, che documentano la regola di vita attraverso gli ambienti dei monaci.
Sono inoltre esposte tele dei secoli XVII e XVIII, la copia del busto argenteo del 1516, raffigurante san Bruno un tronetto processionale del napoletano Luca Baccato del 1797, i noti medaglioni in gesso raffiguranti santi e beati dell’ordine certosino, opere di Giovanni Scrivo (inizi XX secolo) e un grande orologio meccanico francese della fine del secolo XVIII originariamente collocato sul campanile.
Segue la sala dei paramenti e quindi la ricostruzione della biblioteca ove sono esposti testi antichi all’interno in una libreria in legno. Notevoli le incisioni di Giovanni Lanfranco e quelle di Francois Chauveau tratte dalle pitture di Eustache Le Sueur realizzateper il chiostro della certosa di Parigi. Inoltre attraverso l’ausilio della multimedialità, con foto, filmati ed accompagnati dalla diffusione di canti gregoriani certosini e pannelli descrittivi, chiunque vorrà visitare questo splendido museo, avrà la consapevolezza di venire a stretto contatto con la vita certosina senza però violare la silenziosa e solitaria quiete dei monaci. Va inoltre detto che oltre a divulgare la vita monastica ed il suo fascino, questo museo risulta essere polo di notevole attività culturale svolta attraverso importanti iniziative, mostre, convegni ed esposizioni straordinarie. Esso è dunque un luogo di grande importanza per la diffusione della cultura in Calabria. Voglia questo articolo essere uno stimolo per tutti coloro non lo hanno ancora visitato, ed inoltre colgo l’occasione per ringraziare il Dottor Fabio Tassone che dirige egregiamente questo importante sito.
A seguirele informazioni utili per poterlo visitare, alcune foto ed un breve filmato amatoriale.
Buona Visione

Per contatti ed informazioni

Antica Torre perimetrale della certosa

Ingresso Museo della certosa

Plastico della certosa

stalli del coro

il busto di san Bruno

cella certosina

banco ed utensili per lavori di falegnameria
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