Il Museo della Grande Chartreuse
Del “Museo della Grande Chartreuse”, vi ho già accennato in un precedente post, ma oggi con un articolo ad esso dedicato, intendo riservargli un approfondimento che spero vogliate gradire.
A causa dello sviluppo della rete stradale e del conseguente incremento di flussi turistici, l’Ordine certosino dopo aver avuto il riconoscimento di sito storico e naturale, sul quale era proibito il sorvolo con mezzi aerei e la circolazione di mezzi a motore, decise di istituire un museo. Esso è stato fondato nel 1957, con l’intento di informare i visitatori sull’ Ordine certosino sugli ambienti monastici, e sullo stile di vita dei monaci rimasto immutato in 900 anni di storia. Il complesso museale si trova a circa due chilometri dalla Grande Chartreuse, ed è situato nella Correrie, ovvero un gruppo di edifici del XVII secolo utilizzati un tempo come casa bassa, (laboratori,depositi, granai, stalle, lavanderie, ecc.) di pertinenza dei fratelli conversi e successivamente adibiti a stamperia e ad infermeria per i padri malati o convalescenti.
La scelta di questo ubicazione è da attribuire alla debita distanza dalla certosa, atta ad evitare che i frastuoni turistici possano turbare la quiete e la solitudine dei monaci immersi nel loro “deserto”. Il museo si avvale di diciotto sale espositive, nelle quali sono state ricomposti diversi ambienti claustrali, ed inoltre attraverso pannelli didattici è possibile ripercorrere la storia dell’ordine dalla sua fondazione. Moderni accorgimenti audio visivi e multimediali facilitano la comprensione della vita certosina rivelata anche attraverso oggetti, manufatti, dipinti e stampe. Non poteva mancare un riferimento al prodotto realizzato dai monaci nei secoli, ovvero il liquore “Chartreuse”. Per poter comprendere appieno le condizioni di vita dei certosini, alla visita al museo bisognerà affiancare una passeggiata nei boschi incontaminati circostanti e lasciarsi rapire dalla aspra natura delle montagne che sovrastano questo splendido luogo, cornice ideale per l’elevazione spirituale. Attraverso le foto che seguono, provo a farvi ammirare un museo moderno, che va visitato in determinati periodi dell’anno, come ci viene descritto nel nuovo sito internet a cui vi rimando.
A seguire un breve filmato, nel quale possiamo ascoltare un discorso (in francese) tenuto dal precedente Priore Generale dell’Ordine Dom Marcellin Theeuwes, che lo scorso anno inaugurò una nuova sezione del museo. In quella occasione egli espresse in poche parole un profondo concetto: “L’uomo è un dono di Dio in una pentola di terracotta.”
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