Dom Jean Michel de Vesly
Vi parlerò oggi di Jean Michel della famiglia dei signori di Vesly. Egli nacque nel 1535 a Savigny, un paesino francese della Bassa Normandia nei pressi di Coutances, da Pietro e Gillette Quetil. Da giovanissimo, appena dopo gli studi, decise di abbracciare la vita monastica certosina all’età di venti anni, entrando nella certosa parigina di Vauvert. Qui fece la professione solenne il 17 aprile del 1571, diventandone priore nel 1576, ma la sua carriera nell’Ordine lo condusse anche a ricoprire l’incarico di Visitatore della Provincia di Francia sulla Loira. Fu poi inviato alla certosa di Liget, dove ricoprì l’incarico di Priore, ma ben presto, nel 1593, divenne assistente del Priore Generale Dom Marchant, ed a seguito della morte di quest’ultimo fu eletto Priore della Grand Chartreuse e quindi Generale dell’Ordine nel 1594. Svolse questo incarico con estrema austerità e dedizione, fino al 29 gennaio del 1600 giorno della sua ascesa al cielo. Durante la sua attività monastica, condotta per quarantacinque anni, egli si distinse per diversi scritti religiosi, che risultarono molto apprezzati al suo tempo ed ormai diventati molto rari. Essi furono i seguenti:
- Decachordum psalterium o Metodo utile per sostenere l’attenzione durante l’ufficio dei canti e le preghiere vocali, stampati a Lione e Colonia.
- Manuale di preghiere quotidiane, stampato a Lione e Colonia
- Esercizi di vita spirituale, stampato a Lione, e due volte a Colonia. Libro tradotto in francese nel 1610, da Dom Jacques Morice certosino di Parigi
- Trattato sulla preghiera di un Padre certosino di Madrid, tradotto dallo spagnolo in latino da Dom Jean Michel
- Trattato di contemplazione, estratta e ridotta da Dionigi il certosino.
- Ordinarium o cerimoniale Certosino
Sul contenuto di queste opere, un suo confratello Dom Cyprien-Marie Boutrais insigne storico dell’Ordine scrisse: “Ho letto molto le opere di Dom Jean michel. Nei suoi scritti, ha dipinto un tutto, si vede la sua anima esposta e si riconosce un uomo di straordinaria pietà. Egli si distinse particolarmente per la sua pietà e la devozione al Sacro Cuore di Gesù..”
Dom Jean Michel, ha lasciato tra i suoi confratelli oltre a questi preziosi testi, un ricordo legato alla sua profonda tenerezza e pietà, applicata alla quotidiana vita claustrale. Egli fu soprannominato affettuosamente da chi lo conobbe, Zaccheo a causa della sua statura molto piccola che si contrapponeva alla sua elevata statura intellettuale, seppe contraddistinguersi per il suo gran talento e le indimenticabili apprezzate virtù. A dimostrazione della venerazione per la sua incomparabile bontà e la sua immensa saggezza, nel suo necrologio, dopo il suo nome furono scritti due versi latini:
Judicium, calamum, seu candida patristica pettorale
Bonus Effigiemque, alti requiris? Erat
Giudizio, penna, o bianco pettorale patristica
Buona immagine, un alto, vi chiederete? Era
Filed under: Personaggi | Tagged: certosa di Liget, certosa di Vauvert, certose, certosini, Dom Miche de Vesly, Ministro generale |
Rispondi