• Translate

  • Follow us

  • Memini, volat irreparabile tempus

    giugno: 2013
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
  • Guarda il film online

  • Articoli recenti

  • Pagine

  • Archivi

  • Visita di Benedetto XVI 9 /10 /2011

  • “I solitari di Dio” di Enzo Romeo

  • “Oltre il muro del silenzio”

  • “Mille anni di silenzio”

  • “La casa alla fine del mondo”

  • Live from Grande Chartreuse

  • Inserisci il tuo indirizzo email per seguire questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi e-mail.

    Unisciti a 668 altri iscritti
  • Disclaimer

    Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Rare immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.


Dom Jean Michel de Vesly

Dom Jean Michel de Vesly

Dom Miche de Vesly, dipinto di Audran (1648)

Dom Miche de Vesly, dipinto di Audran (1648)

Vi parlerò oggi di Jean Michel della famiglia dei signori di Vesly. Egli nacque nel 1535 a Savigny, un paesino francese della Bassa Normandia nei pressi di Coutances, da Pietro e Gillette Quetil. Da giovanissimo, appena dopo gli studi, decise di abbracciare la vita monastica certosina all’età di venti anni, entrando nella certosa parigina di Vauvert. Qui fece la professione solenne il 17 aprile del 1571, diventandone priore nel 1576, ma la sua carriera nell’Ordine lo condusse anche a ricoprire l’incarico di Visitatore della Provincia di Francia sulla Loira. Fu poi inviato alla certosa di Liget, dove ricoprì l’incarico di Priore, ma ben presto, nel 1593, divenne assistente del Priore Generale  Dom Marchant, ed a seguito della morte di quest’ultimo fu eletto Priore della Grand Chartreuse e quindi Generale dell’Ordine nel 1594. Svolse questo incarico con estrema austerità e dedizione, fino al 29 gennaio del 1600 giorno della sua ascesa al cielo. Durante la sua attività monastica, condotta per quarantacinque anni, egli si distinse per diversi scritti religiosi, che risultarono molto apprezzati al suo tempo ed ormai diventati molto rari. Essi furono i seguenti:

  • Decachordum psalterium o Metodo utile per sostenere l’attenzione durante l’ufficio dei canti e le preghiere vocali, stampati a Lione e Colonia.
  • Manuale di preghiere quotidiane, stampato a Lione e Colonia
  • Esercizi di vita spirituale, stampato a Lione, e due volte a Colonia. Libro tradotto in francese nel 1610, da Dom Jacques Morice certosino di Parigi
  • Trattato sulla preghiera di un Padre certosino di Madrid, tradotto dallo spagnolo in latino da Dom Jean Michel
  • Trattato di contemplazione, estratta e ridotta da Dionigi il certosino.
  • Ordinarium o cerimoniale Certosino 

Sul contenuto di queste opere, un suo confratello Dom Cyprien-Marie Boutrais insigne storico dell’Ordine scrisse: “Ho letto molto le opere di  Dom Jean michel. Nei suoi scritti, ha dipinto un tutto, si vede la sua anima esposta e si riconosce un uomo di straordinaria pietà. Egli si distinse particolarmente per la sua pietà e la devozione al Sacro Cuore di Gesù..”

Dom Jean Michel, ha lasciato tra i suoi confratelli oltre a questi preziosi testi, un ricordo legato alla sua profonda tenerezza e pietà, applicata alla quotidiana vita claustrale. Egli fu soprannominato affettuosamente da chi lo conobbe, Zaccheo a causa della sua statura molto piccola che si contrapponeva alla sua elevata statura intellettuale, seppe contraddistinguersi per il suo gran talento e le indimenticabili apprezzate virtù. A dimostrazione della venerazione per la sua incomparabile bontà e la sua immensa saggezza, nel suo necrologio, dopo il suo nome furono scritti due versi latini:

Judicium, calamum, seu candida patristica pettorale

Bonus Effigiemque, alti requiris? Erat

Giudizio, penna, o bianco pettorale patristica

Buona immagine, un alto, vi chiederete? Era

blasone di dom Michel

blasone di Dom Michel

Vetrata nella  chiesa di Savigny con l'emblema di Dom Vesly

Vetrata nella chiesa di Savigny con l’emblema di Dom Vesly

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: