Il padre Bernardo prega nella certosa di Portes
Il dipinto di Carducho che oggi analizzeremo, ci porta alla conoscenza di un monaco certosino della certosa di Portes. Il soggetto in questione è Bernardo di Portes, appartenuto ad una importante famiglia del luogo, di lui si sa che divenne certosino nel 1125. Strinse una forte amicizia con Bernardo di Chiaravalle, con il quale mantenne un rapporto epistolare. Nel 1136, per le sue doti fu eletto vescovo della città di Belley, durante il suo episcopato mantenne nel cuore la vita certosina. Fu dimissionario nel 1146, e pochi anni dopo, esattamente il 16 dicembre del 1152 morì in fama di santità.
Per questo motivo, Carducho raffigura al centro della scena il certosino Bernardo, genuflesso davanti ad un altare con il crocefisso nella certosa di Portes. Egli con le mani giunte e con espressione estatica sembra chiedere protezione per il mandato di vescovo, che lo raggiunse mentre svolgeva la vita claustrale con estrema devozione. Sullo sfondo, notiamo invece la rappresentazione degli episodi che avvennero dopo la sua morte. Un gruppo di pellegrini, mendicanti, storpi e donne con bambini che chiedono l’intercessione del santo certosino per una guarigione. Sulla sua tomba accorrevano in tanti per ricevere grazie, essendosi diffusa la fama della sua santità. Anche in questo caso sembra che il pittore voglia far rilevare il contrasto dei due momenti, raffigurati sapientemente, ovvero il donarsi al Signore per poi poter donare grazie.
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