Sulla vita delle monache certosine
Tratterò oggi un argomento molto caro alle lettrici di questo blog, che sembrano essere tante, le quali mi hanno espressamente richiesto un approfondimento sulla vita delle monache certosine.
Va detto che, indubbiamente, se la vita monastica certosina è già di per se molto riservata e poco conosciuta, quella del ramo femminile dell’Ordine lo è molto di più. In passato ho cercato, attraverso una testimonianza di una giovane avvicinatasi a tale vita claustrale, di chiarire certi aspetti della esperienza femminile in una certosa, ma oggi proverò ad essere maggiormente dettagliato. Le certose che ospitano monache, attualmente sono le seguenti:
In Francia
In Spagna
In Italia
In Corea del Sud
Premesso ciò, va detto che inizialmente si discuteva sulla incompatibilità del rigore e dell’isolamento dei monaci certosini con la psicologia femminile, la conseguenza di ciò fu che venne consentito al ramo femminile una vita maggiormente cenobitica.
Ma vediamo nel dettaglio:
Le suore dell’Ordine certosino possono essere di tre tipi:
- Monaca del chiostro. Essa vive una severa clausura nella sua cella, nella quale oltre al “cubicolo” con il suo piccolo oratorio personale, ha anche un laboratorio per piccoli lavori artigianali ed un piccolo giardino individuale.
- Monache converse. Sono destinate alle “obbedienze”, ovvero si dedicano alle esigenze del convento avendo un carattere più comunitario.
- Suora donata. Sebbene consacrata al Signore non ha fatto voti pubblici.
La perfezione dell’ordine certosino prevede infatti che come due mani per un essere umano, i due tipi di vita delle monache e delle converse siano complementari l’una all’altra!
I momenti di vita comunitaria in chiesa, sono tre : Veglia (mattutino e Lodi), la messa conventuale, e la Lode della sera ovvero i Vespri. Le ore liturgiche minori (Prima, Terza, Sesta, Nona e Compieta) sono celebrate in solitudine nella propria cella.
Va detto che al di fuori del monastero, vi è sempre un Vicariato, che ospita una ridotta comunità (due o quattro) monaci maschi.. Di questi due sono fratelli conversi che si dedicano ai lavori manuali più pesanti che le monache non potrebbero svolgere. I Padri invece sono i responsabili della cura spirituale delle consorelle.
Nella cella le monache oltre alla preghiera, si dedicano allo studio ed alla formazione religiosa, con testi antichi.
A sostegno della vita in cella, ecco che le sorelle converse dispensieri servono loro il cibo in cella, oltre a dedicarsi come detto ad altri lavori: sartoria, panificazione, e cucina.
All’interno della cella per combattere l’ozio, il lavoro manuale ed artigianale viene svolto con zelo, la successiva vendita di tali prodotti finiti sarà anche utile al sostentamento della comunità tutta.
Il pranzo comunitario domenicale viene svolto nell’assoluto silenzio nel refettorio, ed allietato dall’ ascolto di letture spirituali, che alimenteranno lo spirito e l’anima.
Non manca, lo spaziamento, ovvero il momento di ricreazione che consente alla comunità di uscire dalla certosa per fare una ritemprante camminata e poter dialogare al fine di allentare eventuali tensioni fisiche e psicologiche. Ricordando che san Bruno affermava “Se, infatti, l’arco è continuamente teso, si allenta e diviene meno atto al suo compito”!!!.
Nel giorno della Professione Solenne, indossano un insolito abito, composto da una stola di colore oro e azzurro con croci ricamate e sul capo una corona. Un abito sfarzoso! Ma la spiegazione di tanta sontuosità sta nel fatto che nel giorno in cui si muore per la vita secolare si rinasce per la vita eremitica e di clausura, pertanto un giorno unico e radioso.
Per meglio comprendere ciò che vi ho decritto, desidero corroborare al testo alcune immagini della vita delle monache certosine.
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La certosa di Vedana purtroppo è stata chiusa recentemente
Ahinoi…si
Mi ha toccato il cuore.Siete meravigliose pregate per tutti.Grazie da
ANNA DI RIMINI.
Che il Signore mandi sante vocazioni .
Certamente che il BUON DIO MANDI SANTE VOCAZIONI.Per fortuna che ancora ci sono monasteri che pregano per tutti.In mondo che sta andando completamente allo sfascio,ho fiducia nel messaggio della VERGINE MARIA DI FATIMA “tutto sarà distrutto,ma io sono li con voi”
Nulla viene perduto.
Grazie ANNA DI RIMINI.
Buongiorno. Ho sempre vivo e piacevole , il ricordo dei Vs. Conventi, sia di Vedana, che di Dego.(conosciuti circa 20 anni fa e forse +)
Vive sempre nella mia memoria la granezza indefinibile, e la dolcissima personalità della Vs. Rev. Madre Badessa, Suor. ROSSANA.
In cuor mio, riconosco in Voi e nelle Vs. preghiere, la forza ricevuta per superare le tante difficoltà che mi hanno sconvolto la vita, nonché avermi aiutato moltissimo, nel vincere i gravi, ed enormi problemi di salute, che ho dovuto subire e superare dal 2013 ad oggi. Con ammirazione e devoto rispetto
GRAZIE Al BUON DIO, ALLE VS. PREGHIERE, A SUOR ROSANNA. E A TUTTE VOI. GRAZIE !!! E BUON SANTO NATALE !!!
Ps: Presto proverò a telefonare confidando di risentire la dolce voce di Suor Rosanna. Vi prego se possibile ricordatemi sempre nelle vostre preghiere.
Il mio numero di telefono. 3737847268. Il mio indirizzo; Giuseppe Pavan Via Rielta 17 E int. 3
30174. MESTRE (VE)