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Il Cuore di Gesù non può rifiutare nulla

in orazione al crocifisso

Introduciamo questo mese di giugno, con un articolo dedicato alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. Nel corso dei secoli molti autori certosini si sono dedicati a questo tema scrivendo testi al riguardo. Oggi vi propongo un testo concepito da Dom Henry Arnoldi del quale vi offrirò dapprima un breve profilo biografico per poi lasciarvi al testo.
Henry Arnoldi, alias De Allevelda o noto anche come Henry di Saxoniae era originario della diocesi di Hildesheim, nacque infatti ad Alfeld nel 1407 e la sua infanzia trascorse non lontano dalla certosa di Marienkloster. Fin da giovane ebbe una ottima carriera scolastica, si recò a Roma e a seguito di brillanti studi fu nominato dalla corte pontificia “corsitanus Urbis Romae”. Nel 1431 fu indetto il Concilio di Basilea, e fu indetto un bando per trovare notai, al quale Henry partecipò insieme ad altri quattrocento candidati. Grazie alle sue capacità risultò essere il terzo. Fu così che in quell’ambito riuscì a dimostrare tutte le sue capacità professionali, facendolo definire come uno tra i migliori notai di quell’epoca notarius famosus valde. Nel 1437, al termine della prima parte del concilio, a cui aveva partecipato anche il certosino Nicola Albergati, Henry scelse di non tornare a Roma e decise di intraprendere la vita monastica entrando nella certosa di Basilea. Subito si fece notare per le sue spiccate doti, che lo portarono ad essere nominato vicario. Questa carica la mantenne fino al 1449, quando fu eletto unanimamente Priore. I suoi confratelli lo tennero in grande considerazione definendo la sua condotta saggia e caratterizzata da una profonda bontà d’animo, egli si narra amava trasmettere a tutti, quiete e serenità. Il suo modo di condurre la sua comunità era talmente indulgente che il Capitolo Generale del 1463 lo indusse ad essere più severo: “Priori domus injungimus Basilensis ut sit Magis zelans in corrigendis excessibus“. Negli annali della certosa di Basilea, si fa menzione del suo particolare zelo per la Vergine, per il Sacro Cuore di Gesù e Santa Margherita scelta da lui come patrona speciale della casa. Riuscì ad ottenere dai Superiori dell’Ordine la facoltà di celebrare la Festa della Presentazione nel 1471, dell’Immacolata Concezione e quella della Compassione.
Morì, in carica, tra il dolore dei suoi confratelli il 5 giugno del 1487.
Eccovi il suo testo:

“Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l’ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui?” Romani 8:32-39

O uomo, dice il nostro Signore Gesù Cristo, vedi e consideraquanto sia dolorosa la posizione in cui mi trovo sulla croce: ho entrambe le braccia estese per essere sempre in grado di darvi il benvenuto e ogni volta che mi abbraccerete e vorrete venire a me; Ho i piedi inchiodati per dirvi che non posso, non voglio separarmi da voi; le mie mani, essendo trafitte da parte a parte, vi lasciano intendere che gli sarebbe impossibile, nonostante siano ferme, di potervi donare le grazie che desiderate ricevere da me.

Ma sappiate anche, che non sono i chiodi che mi tengono attaccato alla croce e mi trattengono, ma è il mio amore; io vi ho amato per tutta l’eternità e per sempre vii amerò così, tuttavia, al mio fianco, non finirete mai di amarmi.

Proprio per questo motivo, al fine di non ti dimenticarvelo mai, vi ho scritto così profondamente, così con attenzione, così amorevolmente nelle ferite dei miei piedi e nelle mie mani; Ed ancora di più:come se non ero contento di questo, ho ottenuto, ancora una volta, di essere aperto per voi un lato del costato dalla lancia di un soldato, un’ampia apertura al fine di poter consentire il vostro totale ingresso del mio Cuore, e ciò vi mostrerà quanto grande fosse l’amore che mi ha portato a morire per voi.

Infine, volendo attirare voi e legare più facilmente a me i vincoli di carità, mi fu versato sul fianco, dopo la mia morte, sangue e acqua: il sangue per pagare il vostro riscatto ed acqua per lavare i vostri crimini: così, per l’efficacia dei sacramenti che sono contenuti in quel sangue ed in quell’acqua, vi ho resi liberi, e vi ha donato nuovamente l’ innocenza.

(Henri Arnoldi Priore della certosa di Basilea )