Ecco a voi uno splendido brano scritto da Dom Innocent Le Masson, nel quale egli ci descrive la relazione tra la solitudine e Dio.
Dio per natura ed essenza è solo e solitario. In effetti, è impossibile che ci siano più Dio; e la solitudine di Dio non è ostacolata dalla presenza delle tre Persone della Santissima Trinità.
Questo mistero ci mostra solo ciò che è l’incessante opera e l’occupazione della solitudine divina,
cioè, la generazione del Figlio dal Padre per azione, comprensione e processione dello Spirito Santo con l’azione della volontà, occupazioni perfettamente solitarie, perché nulla di ciò che è stato creato collabora. Troviamo, quindi, nella stessa Essenza Divina il modello della solitudine istituita dal nostro Santo Padre Bruno.
Troviamo, infatti, la separazione di tutte le creature e la fuga da uno sterile tempo libero, per opera di quella immutabile attività attraverso la quale sempre si contempla e si ama Dio, ciò costituisce l’eterna operazione ed occupazione di questa solitudine divina; poi c’è la continua permanenza in questa solitudine: infatti, tutto ciò che Dio opera fuori di ciò, lo fa senza uscire da se stesso e senza interrompere mai quella operazione che gli è propria e che è solitaria.
Dio anche nella sua essenza, è anche solo nelle sue operazioni, ci governa e ci da soccorso. Queste occupazioni solitarie di Dio, per Egli naturali, ci insegnano quali devono essere le nostre occupazioni in solitudine: conoscere e volere rettamente, cioè, intendere ed amare con cuore puro: Dio ha anche la assoluta necessità di rimanere costantemente nella sua solitudine, perchè Egli è immutabile, e pertanto non puo che essere un solitario, sempre assorto nella contemplazione.
Nella solitudine della Essenza Divina è possibile ottenere la ragione fondamentale per cui l’uomo ha bisogno della pratica della solitudine. Non esito a vedere in questo bisogno una caratteristica della immagine e somiglianza divina che onora l’uomo. Per essa, infatti, l’uomo è incoraggiato a raccogliersi in sé stesso e produrre, in solitudine, frutti che in qualche modo riflettono quelli che Dio produce nella sua solitudine.
Dom Innocent Le Masson “Disciplina. lib.I,c.IV, p.13”
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Une façon de penser Dieu qui mériterait, je crois, beaucoup plus d’approfondissement. Comme j’aimerais pouvoir en discuter plus longuement avec dom Innocent mais … !