Oggi, nel giorno della Festa della Natività della Beata Vergine Maria vi propongo una
meditazione concepita da un Priore certosino alla propria comunità. A voi la lettura di questo splendido testo.
Oggi celebriamo la Madonna, Madre di Dio, nel mistero della sua nascita, piena di grazia. Evento destinato ad illuminare, con grande speranza e promessa, tutto il mondo e tutta la sua storia. Quel giorno indica che è vicino il Messia, il Salvatore. Per questo Maria è stata chiamata “Stella del Mattino”. L’aurora che precede e annuncia il sorgere del Sole sul nostro triste orizzonte: l’apparizione della grazia. La Chiesa si rallegra oggi: Maria, la causa della nostra gioia!
È naturale che il giorno della nascita della Madre venga celebrato come lo è in ogni famiglia. Come non dovremmo riempirci di gioia e di ringraziamento a Dio celebrando la nascita della nostra Buona Madre? Inoltre, la nascita di Maria precede e annuncia l’abbagliante e sorprendente venuta del Dio incarnato per noi nel suo seno benedetto, pieno di grazia.
Maria è stata destinata dal disegno amorevole del Padre, a manifestare e dare alla luce Colui che dovrebbe incarnare in un modo unico e irripetibile, l’infinita misericordia della Santissima Trinità.
È motivo di grande gioia la nascita di quella che tutte le generazioni chiameranno benedetta e piena di grazia. Non dobbiamo mai, però, dimenticare il motivo per cui Maria sarà proclamata Beata. È a causa della sua fede, della sua docilità, della sua obbedienza alla Parola; è per la sua umiltà. Questa è la vera grandezza di Maria, piena di grazia, confermata da Cristo stesso, quando una donna l’ha congratulata per aver allattato tale figlio. La donna proclama: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. E Gesù risponde: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28). Così, Gesù aiuta quella donna e tutti noi a capire dove si trova la vera grandezza di sua Madre e la vera felicità: nell’ascolto della Parola.
Cosa dobbiamo fare per mettere in pratica ciò che lo Spirito Santo ci ha voluto dire attraverso Maria ed il suo atteggiamento di credente e obbediente alla Parola di Dio?
La risposta più valida non è nella nostra devozione, è nella nostra imitazione. Ma che la nostra legittima devozione ci porti ad un’imitazione filiale! Qualcuno potrebbe dire: Sì! Ma come possiamo fare per imitare Maria a cui l’angelo chiamò “piena di grazia, il Signore è con te”? Innegabilmente Maria è piena di grazia dalla sua nascita. Ricordiamo, tuttavia, che Dio dà la sua grazia secondo la missione, secondo la vocazione. Quando contempliamo la pienezza di grazia, di bellezza spirituale e di unione con Dio, in Maria Santissima, dobbiamo pensare con la fermezza della fede, che Dio nella sua bontà dona a ciascuno di noi le grazie necessarie e sufficienti, senza mancare alcuna, perché portiamo avanti la nostra vocazione personale e specifica che Egli stesso ci ha regalato. La grazia di Maria è proporzionale alla sua missione, ed anche la nostra. La fedeltà di Maria è, dunque, un atto d’amore e di docilità allo Spirito Santo, nonostante sia suscitata da Dio e da Lui sostenuta; ma misteriosa, come è sempre l’incontro tra la grazia e la libertà.
Prima di concludere la nostra riflessione, vorrei dire che l’annuncio della grazia che viene dalla nascita della Beata Vergine e, poi, dalla parola dall’angelo, porta anche un carico di consolazione e coraggio che abbiamo bisogno di accettare e mantenere vivo nei nostri cuori. Maria è invitata dall’angelo a rallegrarsi per la grazia ed a non temere, a causa della stessa grazia. Anche noi siamo invitati a fare lo stesso. A tutte le anime è rivolto l’invito: “Rallegrati, piena di grazia! Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio”.
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Oui, réjouissons-nous d’être, nous aussi, objet de la Miséricorde de Dieu!