Cari amici, oggi vi offro una curiosità, che credo vi farà molto piacere.
Ciò grazie alle foto inviatemi da un amico, il quale è riuscito ad intercettare una delegazione di monaci certosini di Serra San Bruno durante lo spaziamento del lunedi.
Come consuetudine, lo spaziamento dei certosini di Serra avviene tra i boschi che circondano la certosa, e più esattamente, essi si recano nei sentieri situati in prossimità della vicina chiesa di Santa Maria del Bosco vicino al Dormitorio di San Bruno.
Il percorso si addentra in una straordinaria foresta di abeti bianchi, abeti rossi e faggi, appunto il Bosco di Santa Maria, ci si immerge in una vertiginosa natura rigogliosa ed incontaminata.
La passeggiata dei monaci si sviluppa, solitamente, nel Sentiero dedicato al beato Pier Giorgio Frassati, ovvero un itinerario ad anello tra Serra e Mongiana della lunghezza di circa 20 km, con un dislivello di 480 metri.
Premesso ciò, occupiamoci dell’oggetto delle foto che in seguito ammirerete.
Nello spaziamento del mese scorso la comunità certosina serrese, durante il tragitto che vi ho descritto, ha deciso di fare visita al Museo delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana.
Ma che cosa erano le Reali Ferriere Borboniche?
Esse furono un imponente polo siderurgico, il più grande d’Italia fondato nel 1768 dalla dinastia dei Borbone, i cui prodotti hanno consentito l’inizio e lo sviluppo dell’industrializzazione di Napoli.
La delegazione monastica ha deciso di fermarsi in visita al museo che raccoglie cimeli, ricordi e testimonianze storiche del glorioso passato delle Reali Ferriere.
Le foto che seguono ci mostrano l’interesse mostrato dai monaci, calorosamente accolti dagli addetti alla struttura, che hanno spiegato loro l’importanza storica del polo siderurgico chiuso nel 1881.
Ma ora a voi le immagini!
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Carissimo, volevo delle informazioni riguardo la comunità di Serra San Bruno che mi è stata sempre a cuore. Ricordo ancora la visita di Papa Benedetto nel 2011, vi sono ancora dei video su youtube, insieme ad altri video girati all’interno della Certosa, con le testimonianze dei Certosini, che fino a pochi anni fa abitavano in questa Certosa. Non mi sembrava una piccola comunità, tanto meno non mi risultava che fossero quasi tutti avanti negli anni. Al contrario vi erano diversi giovani già professi, vi era un ragazzo di Torino, un Argentino, ecc. Al tempo della visita di Papa Benedetto, la comunità era composta da 16 monaci, tra cui diversi novizi e postulanti. Parliamo comunque di qualche anno fa. Non capisco come mai, tutto ad un tratto, è stato chiuso il noviziato, e a quanto pare, così si diceva che la comunità era ridotta a pochi professi. Poi in seguito hanno riaperto il noviziato. Mi chiedevo che fine avessero fatto quei monaci che vi erano fino a qualche anno fa. In queste foto che ci hai regalato, riguardo lo spaziamento, ne riconosco solo due dei monaci che vi erano prima, il siciliano che era un avvocato, se non sbaglio, e la colonna portante del Monastero, l’ex calciatore che fa il portinaio. Ne vedo veramente ben pochi!! Spero e mi auguro che gli altri fratelli monaci siano stati trasferiti altrove, magari in aiuto ad altre Certose. Sai dirmi qualcosa a riguardo, te ne sarei grata… un abbraccio fraterno,
buon pomeriggio
Daniela
Cara Daniela, ottima ed acuta osservazione. I giovani monaci presenti alcuni anni fa hanno intrapreso un cammino che li ha portati distanti dalla certosa di Serra San Bruno. Una preghiera per loro! Circa i numerosi monaci presenti alla visita di Benedetto XVII (https://gloria.tv/video/YEBWgM8PhZFc1CMkrnddxGqGt) erano provenienti anche da altre certose per quella occasione, poichè a quell’epoca la comunità serrese era davvero molto esigua. A seguito della riapertura del Noviziato, e non solo, è andata rimpinguandosi la famiglia certosina di Serra, che speriamo grazie a Dio diventi sempre più numerosa. Ancora grazie per avermi contattato.
CHE VUOL DIRE CHE I GIOVANI MONACI HANNO PRESO UN CAMMINO DISTANTE DALLA CERTOSA? GRAZIE
Intéressant. J’ai l’impression que le portier (ex-joueur de foot) a pris quand même quelques kilos en plus. En ce qui concerne la remarque de Daniela, il faut dire que la visite du Pape avait attiré d’autres chartreux, notammemt le Prieur général.
Salve, ho visto le foto di Serra san Bruno ed ho riconosciuto (ora mi sfugge il suo nome) il Priore che era fino a poco tempo fa alla Certosa di Farneta di Lucca. Vi invio un po’ di foto fatte durante una visita dei monaci di Farneta alla Certosa di Calci alcuni anni fa: in alcune è visibile anche lui. Un saluto, Bruna
Mail priva di virus. http://www.avg.com
Grazie Bruna, il Priore in questione è Dom Basilio Trivellato https://cartusialover.wordpress.com/2015/04/14/conosciamo-dom-basilio-trivellato/. Circa le foto che hai voluto inviare…purtroppo non si aprono. Se puoi invici nuovamente il link o il file esatto. Grazie
Salve, non ho più ricevuto i vostri post: c’è qualche problema. Auguri per una serena Pasqua di Resurrezione, Bruna
Il giorno 29 ottobre 2017 15:10, Bruna Battaglini ha scritto:
> Salve, ho visto le foto di Serra san Bruno ed ho riconosciuto (ora mi > sfugge il suo nome) il Priore che era fino a poco tempo fa alla Certosa di > Farneta di Lucca. Vi invio un po’ di foto fatte durante una visita dei > monaci di Farneta alla Certosa di Calci alcuni anni fa: in alcune è > visibile anche lui. > Un saluto, Bruna > > > Mail > priva di virus. http://www.avg.com > > > > Il giorno 26 ottobre 2017 07:52, Cartusialover’s Blog <