16 Tu sei giusto solamente quando, a causa dei tuoi peccati, ti riconosci e ti dichiari meritevole di condanna. Se ti proclami giusto, sei mendace (Gv 2, 4), e il Signore Verità ti condanna, poichè ti opponi a lui. Dichiarati peccatore, affinchè, per la tua veracità, tu sia liberato in accordo con il Signore verità e possa essere liberato.
17 Ti compiaci di te stesso, poichè non comprendi che nulla di buono hai da te stesso. Da te non proviene altro che male. Di nulla devi ringraziare te stesso: ogni tuo male viene da te. E così devi considerare le tue grandi sofferenze come castighi dovuti.
18 Sii tale da meritare di essere lodato. Nessuno può essere lodato veramente, se non chi è buono. Chi vuole essere lodato, però, non è buono. Dunque non viene lodato.
19 Quando porgi ossequio a chi ti loda, in realtà non lo fai a chi ti loda. Infatti, non sei tu, così vano, l’oggetto della lode. Quando si dice: ” Come è buono, come è giusto”, la lode va a chi lo è veramente, non a te, che non lo sei. Sei dunque da biasimare, e non poco, dal momento che sei così cattivo e ingiusto. La lode del giusto, infatti, è il rimprovero dell’ingiusto, quindi per te, che sei ingiusto. Quando, allora, approvi chi loda il giusto, plaudi a colui che ti biasima con tutta verità, poichè sei ingiusto. Infatti, non è giusto chi si reputa tale. Neanche il bimbo che ha un solo giorno di vita ( Gb 25, 4).
20 Chi si compiace delle lodi, le perde. Se ami le lodi, non vuoi le lodi dovute ai santi; ma se vuoi essere lodato, non volerlo essere. Infatti, non può essere lodato veramente chi brama le lodi. Bisogna lodare colui del quale si celebrano le opere buone. Chi dunque vuole essere lodato, non solo e privo di tutti i beni, ma è anche pieno di un grande e diabolico male, cioè l’arroganza. Di conseguenza non viene lodato. Il giusto, al contrario, è sempre lodato, perchè non può essere in alcun modo biasimato. Il biasimo è la riprovazione delle opere cattive, che il giusto non compie, e che dunque non gli si possono rimproverare. Così non può essere biasimato. Generalmente, ogni lode dei giusti è riprovazione degli ingiusti, e ogni biasimo rivolto agli ingiusti è vera lode dei giusti.
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