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Seconda pubblicazione della collana su san Bruno

copertina

Cari amici, dopo avervi annunciato l’uscita del primo volume (Bonaventura Bova, Breve compendio della vita di San Brunone Cartusiano), vi comunico, che è stato pubblicato nella scorsa settimana, dall’editore Analecta Cartusiana dell’Università di Salisburgo il secondo libro della serie “Collectanea Cartusiae Sanctorum Stephani et Brunonis”, dal titolo ” Cronache della certosa dei SS. Stefano e Bruno” (1807-1862)

Con questo secondo volume l’attenzione si sposta dal XVII secolo, epoca di composizione del testo di Bova, al XIX, con l’edizione di due importanti cronache della Certosa di Serra nelle quali vengono raccontati, tra l’altro, due passaggi cruciali della sua storia: il periodo 1840-1844, nel quale ci fu il primo tentativo di riapertura della Certosa dopo il terremoto del 1783 e il biennio 1856-1857, anni in cui, anche grazie all’indefessa opera svolta dal priore certosino Dom Vittore Nabantino, la Certosa venne “recuperata” e le reliquie di San Bruno, conservate a Serra in seguito al sisma settecentesco, fecero ritorno nel monastero con una solenne cerimonia di traslazione.

A tali cronache si aggiungono, nell’appendice del volume, ulteriori documenti che consentono una “lettura” di prima mano di quanto avvenne in quel periodo: la cronotassi dei priori della Certosa dal priorato di Dom Pietro Paolo Arturi* (1781-1803) al priorato di Dom Ambrogio Bulliat** (1894-1903); una lettera di Dom Paul Gérard, presentata nell’originale in francese, scritta da Serra il 27 marzo del 1840 e indirizzata al Priore Generale dei certosini; due lettere di Dom Vittore Nabantino al vescovo di Pistoia Mons. Leone Niccolai*** e, infine, il dettagliato resoconto della trasferimento delle reliquie di San Bruno dalla chiesa Matrice di Serra alla Certosa il 30 maggio 1857.

Completa il volume un ricco repertorio iconografico che riporta mappe topografiche del territorio di Serra, sito nel nel cuore delle Serre Calabre, e del tenimentum certosino, vedute e piante della Certosa, particolari architettonici del monastero dopo il terremoto del 1783 e che costituisce un importante corredo di materiali visuali, tutti prodotti tra il Settecento e l’Ottocento, i quali contribuiscono in maniera significativa alla conoscenza della storia dell’insediamento monastico calabrese.

 

Brevi note biografiche dei personaggi citati:

Dom Arturi, Pietro-Paolo nato a Cosenza, il 14 settembre del 1738, egli fece ingresso nella certosa calabrese. Fu nominato Priore di questa certosa nel 1781 e vi rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 1803. Dom Arturi, fu visitatore delle congregazioni delle cinque certose del regno di Napoli, e presiedette due volte il capitolo generale nella sua certosa.

**Dom Bulliat, Ambroise-Marie Pierre nacque a Crémieu (Isère) il 2 novembre 1834. Egli fece ingresso alla Grande Chartreuse dove fece professione solenne l’8 dicembre 1864. Dopo un breve soggiorno alla certosa di Le Reposoir, fu inviato come coadiutore a Selignac nel1871 dove rimase per 24 anni. Quindi cominciò la sua attività storica. Nel 1894, fu inviato in calabria per dirigere la ricostruzione dapprima come rettore ed in seguito come Priore. In seguito egli passerà alla casa di rifugio di La Cervara, in seguito alla certosa femminile di Burdinne, in Belgio, dove morì il 2 marzo 1911.

***Dom Nicolai, Léon Jean-Louis Nicolaï, nato a Firenze il 28 settembre 1782, era seminarista quando fece il suo ingresso nella certosa della sua città natale il Galluzzo, dove fece professione solenne il 6 ottobre 1802. A Calci, successivamente, fece il procuratore dal 1823 al 1836 epoi fu nominato priore dal 1836 al 1839. In seguito andò nuovamente a Firenze dal 1839 al 1842. Fu poi nominato procuratore generale a Roma, fino al settembre del 1849. Divenne Vescovo di Pistoia e Prato il 5 novembre del 1849, e morì a Pistoia il 13 luglio del 1857 Egli era stato anche Visitatore delle certose italiane e visitatore apostolico degli olivetani e dei cistercensi di Casamari. Va detto che non va confuso con Dom Jean Louis de Nicolai, di cui vi ho parlato in un precedente articolo.

 

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