Cari amici di Cartusialover, a grande richiesta riprendo la rubrica delle certose storiche. Vi proporrò immagini attuali, di gloriose e fastose certose del passato. Comincio oggi con la certosa tedesca di Tückelhausen, a corroborare questo post, vi è un prezioso video in lingua tedesca, con molte curiosità, che ci mostrerà la splendida certosa, oggi museo. Essa apparteneva alla Provincia certosina Germania Inferiore. Grazie ad una amica, conoscitrice della lingua tedesca, posso offrirvi il testo del breve documentario, tradotto in italiano. Grazie infinite a Pina Polito, una amica dei certosini, che tra l’altro… lavora presso il museo della certosa di serra San Bruno.
Testo tradotto….
Si tratta di un video sulla Certosa di Tückelhausen, una delle 5 ex – Certose che si trovavano nella regione tedesca “Franken”; una bellezza nascosta, che vale la pena scoprire. Vicino a Ochsenfurt sul Meno la Certosa è un museo della diocesi di Würzburg che al suo interno espone anche arte moderna. Nel XIV secolo i Certosini hanno rilevato il complesso del monastero nominandolo “cella salutes” = cella di salvezza. S. Bruno viene brevemente presentato come fondatore dell’ Ordine e della Grande Chartreuse. Del Santo a Tückelhausen si trovano molte rappresentazioni. Tra i suoi attributi vi sono l’ abito tradizionale e il teschio, simbolo della completa rinuncia al mondo. Nel museo è possibile visitare una cella con un giardino di 100 mq ed un laboratorio. Il chiostro univa le celle. Qui in passato vivevano 14 Certosini. Nel 1803 questi edifici diventarono proprietà privata. La secolarizzazione pose fine alla vita del monastero. Poi la conduttrice raggiunge l’ex chiesa di Tückelhausen, oggi parrocchia. Il parroco dice che i Certosini sono ricordati attraverso il coro del 1744/1745, figure e immagini e il pontile che divideva lo spazio appartenente ai padri da quello dei fratelli. Fu eliminato nel 1845. Inoltre il parroco dice che l’ordine certosino si distingue dagli altri ordini per l’unione della vita eremitica e quella cenobitica. All’interno della biblioteca viene ospitata una mostra di arte moderna del pittore Karl Clobes, tra cui vi è un dipinto che rappresenta l’espulsione dei Certosini nel 1803. Vi si può trovare un libro che i monaci riuscirono a conservare e ora appartiene alla parrocchia; Il mobile antico che veniva usato dal priore come wc con bacinella estraibile. La Certosa già dal XVII secolo era provvista di tubi per l’acqua lungo i muri connessi a due sorgenti per il fabbisogno idraulico. Poi spiegano che i Certosini non lasciano mai le proprie celle se non per le funzioni religiosi e la domenica per il pranzo comune. Le caratteristiche della cella : sempre a due piani con uno sportello di servizio, attraverso il quale ricevono il cibo e tutto il necessario per condurre la propria vita. La parte principale è il cubicolo con l’oratorio, il laboratorio e il giardino. Nel servizio vediamo due modelli: il primo rappresenta la Certosa di Firenze, il secondo un condominio moderno in Marsiglia costruito secondo il modello Certosino, molto costoso. Infine si vede una ex cella certosina trasformata in abitazione 52 anni fa.
Ed ora largo alle immagini….
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