186. Ama ciò che, amandolo, non puoi perdere: cioè Dio.
187. Considera in che misura possiedi luce e virtù. In quella stessa misura non puoi essere nè sedotto nè costretto. Solo in questo consiste la libertà. Considera, poi, quanto facilmente puoi essere sedotto e costretto; sei così cieco e debole! Tu sei costretto nella misura in cui sei sedotto. Che qualcosa sia piacevole, non è la vera questione, lo è invece che sia degna di amore e di fiducia. In effetti, quali prove sicure, o testi scritti, o precetti, o esempi, o sacramenti ti guidano e corroborano la tua scelta, in modo che puoi agire in tutta sicurezza? Così è per la prova; questo è oro. Da dove, però, ne deriva il fatto che tu debba accordargli amore e fiducia? Che l’oro sia tale, in effetti, è una cosa, che sia degno di amore è un’altra. Poichè l’oro non è altro che oro. Ciò che deve essere amato non è soltanto l’oro, anzi, non è affatto l’oro.
188. Vedi come l’anima si lascia prendere dai beni terreni e, una volta catturata, ne soffre. E’ ciò che accade al bambino che è attirato da un passero: una volta che lo ha preso, è coinvolto nelle stesse vicende di quel passero. Vedi come l’anima, prima dei essere catturata, vive in piena sicurezza; gli oggetti dai quali è attirata la possiedono, perchè sia condannata a subire le avversità.
189. Il medico stolto, non volendo che la sua fama diminuisca, attribuisce ai malati gli insuccessi dovuti alla sua colpa. Lo stesso fai tu con coloro che ti sono soggetti.
190. Cerca di imparare, piuttosto che di insegnare. Così agisce chi si conosce bene. Lo stesso vale circa l’essere aiutato e protetto.
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