Lo scorso 30 giugno, più precisamente durante la notte tra il sabato e la domenica primo luglio, si è svolta la V edizione del pellegrinaggio ” Sulle orme di San Bruno”. All’ormai consueto percorso di circa 23 km, che si snoda dalla cattedrale di Notre-Dame di Grenoble fino alla Grande Chartreuse, per una elevazione fino a 1273 metri, hanno partecipato un centinaio di persone, tra cui molti habitué ed altri neofiti La manifestazione ha avuto inizio alle ore 22 di sabato con una benedizione del sacerdote Patrick Faure, a cui ha fatto seguito la distribuzione di torce ai partecipanti.
Gli escursionisti hanno sfilato per il centro di Grenoble tra lo stupore e lo sguardo meravigliato dei curiosi che domandavano il perchè di quella manifestazione. Al seguito dei pellegrini vi era un nutrito gruppo di volontari di varie parrocchie, i quali hanno sostenuto i partecipanti offrendo loro generi di ristoro. Ad ogni sosta, Padre Faure ha dedicato del tempo alla preghiera. Sono stati letti diversi passi della Bibbia ed alcune letture di monaci certosini. A notte fonda, verso le ore 2, il gruppo di pellegrini è giunto alla chiesetta di Sappey en Chartreuse, aperta eccezionalmente per l’occasione e Padre Faure ha spiegato agli astanti: “Ci uniremo alla preghiera certosina per il loro servizio notturno, è il loro momento preferito, quando il resto degli uomini dormono, sanno che stiamo arrivando”.
Alle 5 del mattino quando il sole lentamente saliva per dare inizio ad un nuovo giorno, ed a sole tre ore dalla certosa, i pellegrini dopo dieci ore di cammino cominciavano ad essere stanchi. Sulle orme di San Bruno, e dei suoi sei compagni ( le sette stelle) i quali avevano percorso quei luoghi 934 anni orsono, guidati dal giovane vescovo Ugo di Chateauneuf per andare a fondare l’Ordine certosino. Il corteo ha proceduto in silenzio, nel tentativo di ripercorrere anche l’ideale bruniano secondo il quale l’unico modo per trovare Dio è in silenzio. Alle 7, i partecipanti hanno iniziato l’ultimo tratto che conduce alla Grande Chartreuse, l’itinerario si è concluso con una santa messa celebrata nella cappellina esterna alle ore 8 da un monaco certosino. A seguire una visita al museo della certosa. I miei complimenti e ringraziamenti vanno a Michel Lecomte, vicepresidente dell’Associazione AAVC (Associazione ausiliaria della vita certosina), che è il promotore di questo lodevole evento. A seguire un reportage fotografico dell’evento.
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