Fratello Judoque de Migrode
Professo della certosa di Bruxelles
Questo buon fratello non era un letterato nel vero senso della parola. Per cos’altro gli sarebbe servito possedere una vasta conoscenza? Il converso, applica parte della sua giornata al lavoro materiale, sarebbe imbarazzato nei suoi movimenti da un corpo di conoscenza puramente scientifico. Ciò non significa che una modesta quantità di conoscenza sia inutile. Ogni giorno alcuni dei nostri fratelli sfruttano al massimo la cultura intellettuale che hanno portato al chiostro. Questi, tuttavia, faranno bene a non tentare affatto di sfruttarlo, perché sarebbero esposti ad andare nella direzione sbagliata.
Ma c’è una scienza che non è vietata a nessuno, è la scienza dei santi. Il più ignorante degli uomini può rivendicarla tanto quanto un maestro di teologia. Solo che questo è sotto il controllo di una direzione saggia, perché anche qui è facile smarrirsi. Da questo punto di vista, Judoque de Migrode ha sottolineato l’ordinario. Lo Spirito Santo gli aveva insegnato meno a penetrare i segreti dell’alta spiritualità che a umiliarsi in ogni momento. Da quando è entrato nella certosa di Scheut, è stato irreprensibile, semplice e docile come un bambino appena nato. Pieno di zelo per i suoi progressi, aspirava alle grazie più eccellenti e fece rapidi progressi nei percorsi spirituali. Era così povero, a causa di questa povertà canonizzata nel Vangelo, che non solo non aveva mai il minimo attaccamento alle cose superflue, ma era felice di perdere ciò che era necessario. Ha approfittato di tutto, stracci e tessuti, con un’abilità che non farebbe male a un sarto di professione. Dopo di ciò, è necessario parlare delle capacità che il caro fratello ha impiegato nelle diverse obbedienze che ha passato successivamente? Inteso nel lavoro, adatto a tutti i mestieri, aveva il dono della prodigalizzazione, di essere per così dire dappertutto contemporaneamente, senza mai correre. Chiunque avesse bisogno di consigli, di aiuto per le mani, lo trovò sollecito, sempre sorridente, felice di dare piacere, custodendo invariabilmente in mezzo a questa continua andirivieni il ricordo della presenza di Dio. Mentre le sue braccia lavoravano, il suo spirito si occupava dello studio della perfezione. Sarebbe andato molto lontano su questa strada se avesse avuto una lunga carriera. Ma sfinito prima del tempo dalla stanchezza e ancor più dal fuoco dell’amore divino, è sceso insensibilmente senza staccarsi dal suo Tutto. “Ah! disse, avrei voluto dare a Dio la mia vita a poco a poco, in dettaglio; Non mi ha dato il tempo. Possa il suo santo nome essere benedetto! ”Queste pia disposizioni sono state cancellate il ventiquattresimo giorno del febbraio 1612. La comunità ha a lungo conservato il ricordo di questo semplice e laborioso fratello, così risoluto e così sicuro di sé.
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Grazie per questo bravo testimonianze.