Nell’articolo odierno voglio farvi conoscere la figura di uno dei Priori Generali dell’Ordine certosino, il valenciano Dom François Maresmes.
François Maresmes (in valenciano Francesc Maresmes) nacque a Sagunto (Valencia) verso il 1377. Entrò nella certosa di Porta Coeli nel 1402, e ben presto, nel 1406 ricoprì gli incarichi di procuratore e poi di sacrista. Da subito si fece apprezzare per le sue doti, che portarono a ricordarlo come “uomo di misericordia libera, di rinomata prudenza e studioso degno di lode “. Pertanto la comunità lo elesse Priore nel 1414. In questi anni si è in pieno “grande scisma d’occidente“, pertanto in quel caos, come saprete, anche i certosini si trovavano divisi.
Dom François Maresmes, ricoprì un ruolo determinante, difatti nel 1418, partecipò insieme ad un gruppo di monaci che riuscirono a raggiungere un’accordo con la Grande Chartreuse per riottenere la riunificazione dell’Ordine certosino delle sette certose iberiche. Ottenuto questo importante risultato fece ritorno a Porta Coeli l’11 aprile del 1419 per annunciare l’esito positivo della vertenza.
Dom Maresmes fu poi nominato il 15 maggio 1419 dal Capitolo Generale, visitatore della provincia della Catalogna, dove profuse un grande impegno. Si occupò attivamente dei primi sviluppi della certosa di Montalegre. Nel 1425, fu poi nominato priore della certosa di Val de Christo e cercò di riportare sotto l’autorità di Roma gli ultimi sostenitori di Benedetto XIII. Nel 1433 si recò al Concilio di Basilea dove rappresentò i certosini in compagnia di altri priori dell’Ordine, si narra che il pontefice Eugenio IV intendeva nominarlo cardinale, ma egli rifiutò rivendicando la volontà di continuare la severa vita monastica certosina. Abbandonò poi il priorato di Val de Christo e si trasferì come semplice monaco alla Grande Chartreuse, ma dove fu chiamato ad essere coadiutore del vecchio Priore Generale Guillaume III de La Motte. Successivamente, nel 1437, fu eletto Priore della Grande Chartreuse e Generale dell’Ordine, incarico che svolse fino al 23 gennaio del1463, giorno della sua morte.
L’autore del dipinto che ho inserito in questo articolo, e che ritrae Dom Francesc Maresmes, fu un suo confratello certosino di Porta Coeli, tale Dom Ginés Diaz. Questi realizzò molte opere per la sua certosa tra il 1620 ed il 1650, tra questi una serie di tele raffiguranti la vita di San Bruno, che si trovano nella sala capitolare della certosa, ed alcuni ritratti, tra cui quello di Fray Juan de Nea e quello di Francesc Maresmes, entrambi attualmente conservati nel Museo delle Belle Arti di Valencia. Dom Ginès Diaz morì a causa di un’indigestione causata dall’acqua infetta di un pozzo nel 1654 nella certosa di Via Coeli, dove era Vicario. Alla sua morte il Capitolo Generale del 1655, gli accordò dei suffragi particolari!
Oggi a Sagunto, la sua città natale, vi è una strada a lui dedicata ed un monumento con un suo busto eretto a sua memoria in una piazza della cittadina.
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Bravi i seguntesi ! …o seguntiani …non so…