CAPITOLO 7
Le norme della nostra clausura
1 La nostra clausura è una clausura papale: una separazione più rigorosa dal mondo per dedicarci in solitudine ad una preghiera più intensa. È un modo particolare di vivere ed esprimere il mistero pasquale di Cristo che è morte per una risurrezione.
2 Secondo le norme date dalla Santa Sede, monache, novizie e postulanti non escono di casa, se non in casi ben definiti. Allo stesso modo, solo le persone la cui presenza è prevista da questi standard entrano nella clausura.
3 Per le necessarie visite mediche, o per adempimenti amministrativi, seguiamo le regole del nostro stesso diritto (21.5-6; 6.2). D’altra parte, a causa della vita solitaria che conduciamo, possiamo uscire dal recinto per fare spazio. (15.9)
4 Per svolgere lavori manuali, la priora può autorizzare le monache a lasciare la clausura, restando all’interno degli edifici (chiesa, foresteria, sale di visita). Tuttavia, non dovrebbero andare nel quartiere dei monaci.
5 Le monache dell’Ordine di passaggio in una delle nostre case possono soggiornare all’interno della clausura.
6 Durante gli Uffici, la separazione richiesta dalla parte della chiesa non recintata sarà assicurata, a giudizio dei visitatori, con mezzi approvati dalla Santa Sede, tenuto conto della diversità delle case.
7 Riceviamo tutte le visite al parlatorio, ma nessuno va senza il permesso della priora o, in sua assenza, della sottopriora.
8 La sala visite ha una separazione materiale, come una griglia o un tavolo fisso. Quando riceviamo i nostri genitori, le monache che lo desiderano possono, a giudizio della priora, accoglierli in luoghi che non prevedono alcuna separazione, ed uscire con loro in giardino, nei limiti fissati. Se c’è un cancello nella sala visite, possiamo aprirlo. In nessun caso, però, le suore sono presenti durante i pasti dei genitori, ed esse stesse non entrano nel recinto.
9 Quando accogliamo, fuori della clausura, delle fanciulle venute ad esaminare la loro vocazione certosina, possiamo, a giudizio della priora, accoglierle nello stesso modo appena detto per i nostri genitori (nn. 7 e 8 ).
10 Durante la Visita, i Visitatori entrano nella chiusura per vedere i luoghi. Possono anche entrare per incontrare l’intera comunità e, secondo l’usanza della casa, possono votare a cancelli aperti se lo ritengono opportuno.
11 A loro è affidato il compito di vigilare sull’osservanza della recinzione in ogni casa. Al momento della Visita, esamineranno tutto ciò che riguarda la custodia del recinto, in particolare i confessionali e le sale di visita. Ricorderemo anche la responsabilità che la Chiesa affida all’Ordinario del luogo riguardo alla clausura.
12 Tuttavia, ogni monaca deve sentirsi responsabile davanti a Dio della propria solitudine e di quella della comunità. È soprattutto la fedeltà del nostro cuore che ci permetterà di assumere le norme della nostra clausura, nella quale si incarna il nostro spirito di solitudine.
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