Oggi, cari amici lettori voglio offrirvi un breve testo o meglio una considerazione di un certosino sui tempi moderni.
Essa sembra apparentemente semplice ma al contempo molto profonda sulla quale vi invito a riflettere. Non facciamoci travolgere e stravolgere da questi tempi moderni!
Ho voluto inserire come immagine di questo articolo un disegno del compianto artista serrese Silvano Onda, dal titolo “San Bruno e l’uomo moderno” mi sembrava alquanto pertinente. La immaginaria linea diagonale, che attraversa il disegno dal basso verso l’alto ci evidenzia: il fanciullo, l’uomo moderno (robot), sorretto da San Bruno e la morte. Sono queste le quattro fasi della vita umana per l’artista. Al di sopra di tutto, Dio e la Santissima Trinità visibilmente amareggiato per la triste involuzione umana.
Il fanciullo in basso, triste e pensieroso sembra voler sollecitare l’adulto su questa tematica. Un disegno del 1975 incredibilmente attuale, come ci ricorda il testo che segue.
“Purtroppo, oggigiorno l’uomo vive in un mondo meccanico e ipertecnologico. I suoi rapporti con la natura sono fortemente degradati perché il lavoro a cui è sottoposto non favorisce il suo sviluppo. Si passa dal lavoro seriale alla distrazione seriale. Non è facile dialogare con gli altri, come non è facile dialogare solo con con Dio. A tal fine, si presume una vera conversione di tutto il nostro essere egoistico e amor proprio.
L’uomo nella preghiera, deve sentire sotto l’azione dello Spirito Santo la gioia di rimanere in Dio. Spesso, sperimenterai la tua totale incapacità di entrare in questo movimento; lascia che la tua preghiera si unisca alla grande preghiera filiale di Cristo, e il Padre ti accoglierà a braccia aperte, ammettendolo nella sua intimità: “Un giorno nei tuoi cortili val piú che mille altrove. Preferisco fermarmi sulla soglia della casa del mio Dio, piuttosto che vivere nella tenda dei peccatori”. (Salmo 84:10)
(un certosino)
Filed under: Testi | Tagged: certosini, Silvano Onda, tempi moderni, testo spirituale, un certosino |
Grazie Roberto per aver ricordato e commentato questo quadro di mio fratello Silvano, conservo ancora con commozione le cartoline che raffigurano questa opera