Carissimi amici lettori, comincia un anno nuovo, giungano a voi i miei più fervidi auguri, e come primo articolo del 2023 ho scelto per voi il testo di un certosino sulla speranza. La fiducia verso il futuro è strettamente legata alla Fede. Meditiamo amici su questo testo edificante abbandonandoci a Dio.
VIVERE NELLA SPERANZA
Tuttavia, se permetti alla fede di svilupparsi nel tuo cuore, un giorno scoprirai che la speranza sta agendo in te. Lei era già attiva fin dall’inizio nella misura in cui la tua fede si basa sulla certezza che Dio ti vuole. Questa certezza è già un aspetto della speranza dal momento in cui non si tratta più solo di accedere alla realtà del mondo divino, ma di percepire chiaramente fino a che punto anche tu esisti per Dio. Tu hai valore ai suoi occhi e lui è disposto a regalare interi universi solo per te.
Questo è il punto iniziale della speranza: sapere che Dio ti ama in modo irripetibile. Nessuno riuscirà a prendere il tuo posto nel suo cuore. Ha dato suo figlio per te e continua a consegnarlo ogni giorno nella celebrazione eucaristica. Appoggiato da questa certezza puoi chiedere tutto a tuo Padre, senza sosta e senza esitazione, finché preghi nel nome di Gesù. Puoi essere sicuro che ti ascolterà e che i frutti che otterrai dalla tua preghiera saranno migliori di quanto speravi.
La speranza ha un altro aspetto che mette a dura prova la nostra povera insicurezza umana. Dal momento in cui so che Dio mi ama in modo unico e di conseguenza si è preso cura della mia esistenza, tutto è diverso. Mi manda per strade sconosciute in cui io dipendo esclusivamente dalla sua luce, dalla sua forza, dal suo amore. Poi mi chiede, nel senso più banale della parola, di fidarmi di lui. Spesso al buio, nell’incertezza, ma alla fine nella pace, sempre e quando non mi allontani dalla sua mano e dal suo cuore.
«Beati i pacifici perché si chiameranno figli di Dio». Al di sopra di tutte le preoccupazioni – tue o degli altri – il Padre ti chiede di aiutarlo a regnare la pace nel tuo cuore per l’unica ragione, più solida di qualsiasi ragione umana, che lui ti ama senza sosta e veglia su di te. Quante tempeste vorrebbe calmare, se tu ascoltassi la sua chiamata e ti fidassi di lui. Allora ti chiamerai figlio di Dio e lo sarai davvero (cfr. 1 Gv 3-1).
Questa speranza vale non solo per te ma per tutti i tuoi cari, se intercedi per loro, ti identifichi con i loro bisogni e anche con la realtà dell’amore che risvegliano nel cuore di Dio. Più fiducia hai in questo doppio amore del Signore per te e per coloro che ami, migliore accoglienza avrai.
Proprio come la fede, la speranza non è una capacità naturale del cuore. È tua ma è un dono gratuito, è in te fin dal battesimo e ha bisogno di crescere e diventare «operativa» sotto l’azione dello Spirito Santo e grazie alle occasioni che ti si presentano, per allenarla e ammorbidirla, affinché ti mantenga disponibile e in allerta nelle mani del Signore. Ma non dimenticare che devi allenarti, farla lavorare duramente per arrivare a questo. In cambio, che gioia sapere che il Signore trova in te la sua felicità.
Un certosino
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