CAPITOLO 34b
L’elezione della priora
14 Terminata la votazione, il primo confermatore conta le schede e le apre. La futura priora deve ottenere più della metà dei voti espressi, cioè dopo aver sottratto i voti nulli e gli astenuti. Se nessuno soddisfa questa condizione, i confermatori pronunceranno i nomi di coloro che hanno ottenuto voti e il numero di voti ottenuti da ciascuno. Le schede vengono quindi bruciate sul posto e si procede a una nuova votazione. (St 38,14)
15 Se dopo il terzo scrutinio non risulta eletto, si può tenere nello stesso giorno un quarto e ultimo scrutinio. Prima di questo, gli elettori potranno conferire fuori del Capitolo, ma non dovranno parlare con nessun altro. Se alla fine nessuno sarà eletto, si farà ricorso al Reverendo Padre che poi esaminerà la cosa con i Visitatori, per provvedere alle necessità della casa. (St 38,15)
16 Se c’è un prescelto, il primo confermatore annuncia ad alta voce: Abbiamo una priora; indica il suo nome, la sua casa di professione, la sua carica se ne ha una e il numero di voti che ha ottenuto. Tutte le schede vengono poi bruciate. (St 38,16)
17 Appena proclamato pubblicamente il nome della priora, la sottopriora, a meno che non sia stata eletta priora, chiede ai confermatori di procedere alla conferma dell’eletta. Questi stabiliranno un termine per opporsi alla forma dell’elezione o alla persona dell’eletto, uno o due giorni. (St 38,17)
21 Se i confermatori non troveranno impedimento, convocheranno al capitolo tutti gli elettori, e solo loro, mentre le altre suore andranno in chiesa. Gli eletti saranno confermati dalla voce del primo confermatore, in questi termini: Noi tal dei tali, umili priori di tale o tale casa, deputati dal Capitolo Generale (o dal Reverendo Padre di Chartreuse) a presiedere alla vostra elezione, confermiamo, per l’autorità degli Statuti, la sorella tale e tale, professa di tale e tale casa, priora della vostra casa. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. E la comunità risponderà: Amen. Se uno dei confermanti fosse impedito, l’altro farebbe da solo la conferma. Dopo questo atto, il secondo confermatore leggerà il verbale delle elezioni, che sarà firmato dai confermatori, poi da tutti i votanti. (St 38,21)
25 Il giorno dell’entrata in carica della priora, all’ora stabilita, la sottopriora e l’antiquior, tenendo per la cuculla la nuova priora ai lati, la conducono in chiesa e la conducono al suo stallo; tutti seguono e pregano per un momento in ginocchio, rivolti all’unisono. Poi tutti tornano al capitolo dove la confermataria principale (o la sottopriora) rivolge alcune parole alla nuova priora. Poi si avvicina la sottopriora, si inginocchia e pone le mani giunte in quelle della priora che le chiede: Prometti obbedienza? La sottopriora risponde: Sì, lo prometto; e dopo aver scambiato il bacio di pace con la priora, si alza e torna al suo posto. Lo stesso fanno l’antiquior e le altre monache, secondo il loro grado. (St 38,25)
26 Se la nuova priora non è stata eletta dalla comunità, ma è stata nominata dal Capitolo generale o dal Priore di Certosa, nel giorno stabilito, la sottopriora o l’antiquior leggerà la lettera di nomina al capitolo. Il proseguimento della cerimonia sarà come sopra indicato, n° 25.
27 Tutto questo giorno è dedicato alla gioia; si consuma il pasto in refettorio (48,10) dopo aver cantato la sesta in chiesa, e non si digiuna, a meno che non sia un giorno in cui il digiuno non sarebbe interrotto nemmeno da una solennità. (St 38,26)
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