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  • Memini, volat irreparabile tempus

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Un apparizione mariana

Un apparizione mariana

Virgen Protectora cartujos Porta Coeli

Nell’articolo odierno, voglio narrarvi un aneddoto dai contorni leggendari, ma che pare sia accaduto realmente. La notizia è tratta dal libro “De mirandis Deipara Virginis” e riferisce la storia di un anonimo giovane nato per intercessione della Vergine, cresciuto ed educato sotto la sua protezione. A vent’anni entrato nella certosa di Vauclaire, per affeto, per fervore e per adorazione della Vergine. La sua vita dedita alla severa regola certosina, fu caratterizzata da uno zelo particolare verso la preghiera e la disciplina monastica. Dopo qualche anno egli divenne Priore, ed a causa del suo ruolo era costretto ad abbandonare il monastero per intraprendere viaggi al fine di compiere commissioni e mandati. Si narra che in uno di questi viaggi, il religioso si trovò ad attraversare un bosco, che a sua insaputa era notoriamente infestato da malviventi, Questi loschi individui alla vista del bonario certosino, cominciarono a seguirlo attendendo il momento propizio per poterlo aggredire e derubare. Mentre il pedinamento si svolgeva, il Priore si rammentò di non aver ancora recitato il Rosario in quella giornata. Siccome era quasi tramontato il sole, decise così di assolvere a quel compito per il quale nutriva una smodata devozione. Si fermò accanto ad un albero e si pose in ginocchio come se fosse di fronte ad un altare, e cominciò a recitare la preghiera alla Vergine. I ladri appostati dietro ad alcuni rovi, assistevano con pazienza a quel rito, in attesa di fare il colpaccio, ma all’improvviso furono sorpresi nello scorgere accanto al pio certosino la figura di una donna di incomparabile bellezza ed eleganza. La figura femminile era intenta a cogliere delle belle e profumatissime rose, che in maniera prodigiosa uscivano dalla bocca del monaco in orazione, e che lei intrecciava formando una corona. Questa era formata da rose bianche, ed ogni dieci ve ne era una rosa rossa. Terminata la ghirlanda di splendide rose, tra lo stupore dei malviventi la leggiadra donna spiccò un volo scomparendo nel cielo!

Dopo aver assistito a tale spettacolo prodigioso, videro il Priore certosino farsi il segno della croce, rialzarsi e riprendere il cammino, come se nulla fosse accaduto. Impietriti i furfanti si guardarono tra di loro ed all’unisono rincorsero il certosino per chiedere spiegazioni sul fenomeno a cui avevano assistito. Il certosino interpellato sull’accaduto, rispose che non aveva visto niente e nessuno e dietro le insistenti richieste, egli disse che aveva semplicemente recitato il Rosario alla Vergine Santissima come era sua abitudine farlo ogni giorno. Ascoltata tale spontanea risposta, i ladri rivelarono al monaco le loro malevoli intenzioni, e si resero conto che avevano assistito ad un’apparizione prodigiosa della Vergine. Si inginocchiarono ai piedi del Priore e chiedendo perdono per le loro malefatte, chiesero una benedizione giurando di abbandonare per sempre quella condotta di vita insana. Promisero inoltre di recitare ogni giorno il Rosario alla Vegine Maria.

La Madre singolare dei certosini aveva salvato il monaco in pericolo e redento anime peccatrici grazie alla recita del Rosario.

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Apparizione degli angeli musici a san Ugo di Lincoln

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Cari amici state per leggere il cinquecentesimo articolo di Cartusialover blog, un traguardo impossibile senza la vostra assidua e preziosa attenzione.

GRAZIE  A TUTTI !!!

Apparizione degli angeli musici a san Ugo di Lincoln

Apparizione degli angeli musici a San Ugo di Lincoln

In questo dipinto, Vicente Carducho descrive un prodigio occorso a Ugo di Lincoln. Questi è stato il primo certosino ad essere canonizzato, e fu colui che fondò la prima certosa in Inghilterra, a Witham. L’evento prodigioso a cui si riferisce la tela in questione si svolge davanti ad un altare della certosa inglese, laddove Ugo permaneva in meditazione in attesa di un segnale divino che lo convincesse ad accettare la carica di vescovo. Difatti egli era restìo ad accettare l’incarico episcopale di Lincoln, poiché tale scelta lo avrebbe allontanato dalla vita meditativa alla quale era fortemente legato. Ebbene l’atteso messaggio da Dio, giunse tempestivamente, attraverso l’apparizione di una folta schiera di angeli musici, che con un coro angelico cantavano un testo del profeta Abacuc. “egressus es in salutem populi tui in salutem cum christo tuo “. In estasi di fronte a tale visione celestiale, Ugo, raffigurato da Carducho in compagnia dell’immancabile cigno, sembra elevarsi fisicamente dal suolo. Con sguardo estatico rivolto al cielo appare rasserenato circa la prossima investitura da vescovo. Sulla sinistra del dipinto, su di un tavolo vi sono il mantello la mitria vescovile ed il pastorale, che egli indosserà nel 1186 senza mai dimenticare lo stile di vita certosino.

Vi ricordo che la celebrazione di san Ugo di Lincoln avverrà domenica 17 novembre, che il suo ricordo illumini tutti noi.

A seguire un puzzle da ricomporre, per apprezzare al meglio i particolari presenti nella splendida tela.

preview30 pieceApparizione degli angeli musici a San Ugo di Lincoln

Apparizione della Vergine a Dom Pedro Faverio

Apparizione della Vergine a Dom Pedro Faverio

Apparizione della Vergine a pedro Faverio (V:Carducho)

Attraverso la già citata e mostratavi opera pittorica di Vicente Carducho, intitolata “Serie Cartujana”da oggi proverò a spiegarvi i singoli episodi che spinsero l’autore alla fedele riproduzione di eventi saldi nella memoria dell’Ordine certosino. Come vi ho già detto l’importanza di questo ciclo pittorico è rappresentata dal fatto che essa rappresenta una sorta di “pellicola” antelitteram sulla storia dell’Ordine. Spero che questa analisi descrittiva incontri il vostro interesse.

Dopo questa premessa, entriamo nella descrizione dell’episodio all’origine del quadro che vi propongo oggi:

“Aparición de la Virgen y el Niño a Pedro Faverio”

Nella storia certosina era ben vivido il ricordo dell’episodio accorso a Dom Pedro Faverio.

Questi era un monaco con una grande fama di santità per la sua saggezza e la sua  condotta monastica ineccepibile. Dopo esser stato nominato nel 1319 Procuratore, purtroppo si ammalò e un anno dopo le sue condizioni di salute divennero molto gravi. L’aneddoto che ha spinto Carducho alla realizzazione del dipinto, è legato agli ultimi giorni di vita di questo venerabile monaco. Dom Pedro dopo aver ricevuto i Sacramenti, è solo, agonizzante sul suo letto ed avverte la sensazione di essere raggiunto da orride figure mostruose, che gli rivolgono alcune domande. I quesiti mettono a dura prova le certezze sulla sana condotta di vita di Dom Pedro e sulla inutilità dei suoi sacrifici visto che i suoi giorni stanno per terminare, e che i peccati commessi non saranno mai cancellati. Sentendosi impotente e privo di forze il povero monaco rimane spaventato, e prova ad affidarsi alla preghiera per trovare conforto. Fu dopo qualche istante che apparve circondata da una luce immensa, ed attorniata da una schiera di angeli e cherubini la Santa Vergine con il Bambino Gesù. Essa pronunciò le seguenti parole: “Di cosa ti spaventi mio pio devoto? Sono qui per difenderti e per consolarti. Sappi che il sangue versato da mio Figlio ha cancellato tutti i peccati” e rivolgendosi alle bestie immonde presenti nella cella con un semplice sguardo le intimorì. A quel punto le figure demoniache obbedienti al volere della Vergine che gli impose di abbandonare la cella di Dom Pedro, scomparvero, e la stanza cominciò a riempirsi di un profumo celestiale, dando pace e serenità al povero monaco, che cominciò serenamente a recitare le Litanie dei defunti. Dopo qualche momento entrarono nella cella i suoi confratelli per assisterlo, ed avendo ascoltato il racconto del prodigio accadutogli, furono rapiti dall’aura di santità che emanava il confratello morente. Dom Pedro li fece avvicinare e pronunciò le seguenti parole: “Omnes Sancti e Sanctae Dei qui hic statis orate pro me” fu così che sorridendo con beatitudine spirò, e la sua santa anima ascese al Cielo.

Come potrete ammirare nel dipinto, il fatto narratovi è effigiato da Carducho con un realismo toccante, nel quale cogliamo questa doppia atmosfera, di dannazione e beatitudine raffigurata con l’uso perfetto dei colori delle sfumature e delle espressione dei volti dei protagonisti della vicenda. Il poco noto episodio legato a Dom Pedro Faverio, ha rappresentato nel tempo un elemento di meditazione sulla morte, sulla tentazione e sulla debolezza umana in prossimità del trapasso, esso è stato da monito ad intere generazioni di monaci certosini.