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Festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

8 dicembre

FESTA DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE

DELLA B.V. MARIA

In occasione della celebrazione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, eccovi un testo interessantissimo ed esplicativo.
Tratto dalle letture della preghiera notturna dei certosini, della certosa di Serra San Bruno, vi offro questo eccellente testo del certosino Giovanni Giusto Lanspergio (α 1489 – Ω 1539)

Dal vangelo secondo Luca. 1,26-28

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine

Omelia su questo vangelo di Giovanni Giusto Lanspergio.

In Solemnitate Annuntiationis B.V.M. Opera omnia, Monsterolii,1889, t.II,246-248.

Creatore buono e clemente era divenuto intollerabile vedere l’uomo precipitare nell’abisso. Preso da ineffabile misericordia, mandò un angelo, scelto tra i più degni l’arcangelo Gabriele – in una città della Galilea, chiamata Nazaret. L angelo scese nella casa dove abitavano i genitori della futura Madre di Dio, la Vergine santissima, la quale ormai tornata dal tempio, era promessa sposa a san Giuseppe.

L’angelo si presentò dunque a una vergine. E quale vergine! Una vergine autentica, vergine nel corpo e nell’animo più pura di un angelo. Una vergine dalla bellezza cosi fulgida che il Re dei cieli, il Figlio dell’Altissimo, desidero averla per madre, scegliendola dalla turba sconfinata dell’umanità.

L’angelo entrò per salutare questa vergine e trasmetterle un messaggio da parte di Dio. Un messaggio inaudito: nessuna parola di tal fatta era mai stata portata in terra fino a quel giorno.

Sta scritto che l’angelo entrò da lei. Ma dove entrò? Maria era ritirata nella dimora paterna, seduta nella sua stanzetta, totalmente assorta a supplicare Dio perché liberasse gli uomini. Sprofondata nella contemplazione divina, era come interamente sospesa in Dio. Il suo spirito rimaneva costantemente unitissimo a Lui, grazie alla straordinaria purezza del proprio cuore. Ogni volta infatti che lo desiderava, ella poteva tendere verso l’Altissimo attraverso la contemplazione. Eccola dunque seduta a invocare ardentemente il Signore perché venga in terra il Cristo, l’atteso Messia. L’angelo entra nella stanza dove Maria è dedita soltanto a Dio, raccolta in se stessa. Gabriele si rivolge con il massimo rispetto a colei che sta per divenire la Madre di Dio: Ti saluto, o piena di grazia!

Ave, o Maria, piena di grazia. Tu sei esente da ogni macchia, anche dalla più piccola ombra.

Sei cosi perfettamente bella e immacolata, che nulla in te e mai spiaciuto a Dio.

La grazia ti ha invasa e ti possiede interamente. Il Signore è con te, tutta la Trinità ti inabita, e questo non in maniera ordinaria, ma in modo speciale e tutto proprio. Il Signore si è compiaciuto in te, ti ha creata e gode di abitare sempre con te, invaghito della tua bellezza. Egli ti ha avvolta totalmente di se, preservandoti dalla minima invasione del nemico. Il Signore è sempre con te, in te permane, ti fortifica, circondandoti con la sua grazia, che mai t’abbandona. Iddio altissimo prepara in te un’abitazione degna e adeguata per il suo Figlio, che ha desiderato nascere nel tuo grembo.

Benedetta tu fra le donne, 1 Lc 1, 42fra tutte le creature! La soavità divina ti ha accolta con tante e tali benedizioni, che l’onnipotente tuo Creatore decretò di essere tuo figlio: l’Immenso volle nascere come bambino grazie a te. Tu sei benedetta fra tutte le donne, tu che godi dell’onore della verginità e sei madre dell’Onnipotente. Unica fra tutte le donne, hai concepito senza il marchio del male e senza sofferenza dai alla luce. Questo concepimento unico ti ha reso ancora più pura e più santa.

Hai trovato grazia presso Dio.2. Lc 1 .30 So che il tuo smarrimento e il tuo timore non esalano dal vizio, ma sono i fiori fragranti della tua virtù. Sii certa di aver trovato grazia presso Dio, di essergli piaciuta e di aver saputo divenirgli gradita oltre ogni misura. Lo devi alle tue eminenti virtù, alla tua preghiera continua e incendiata d’amore, che ha chiesto e ottenuto la sua grazia.

Tu sei beata, Maria, perché non hai chiesto e ottenuto la grazia degli uomini, ma quella di Dio!

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