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Gioioso Natale 2021

Natività - Certosa di Garegnano Milano (Biagio Belotti)

Natività – Certosa di Garegnano Milano (Biagio Belotti)

Carissimi lettori di Cartusialover auguri di Buon Natale con il cuore, e che la gioia dell’Avvento possa infondervi pace ed amore. Il mio augurio è che la gioiosità e la felicità di questi giorni, possano restare con voi per tutto l’anno che verrà.

B U O N * N A T A L E

Ai miei auguri, si aggiungano come di consueto, quelli della comunità certosina di Serra San Bruno….

Ed ora per voi, un semplice ma profondo testo estratto dagli “Scritti spirituali” di Dom Augustine Guillerand

Il Natale è la quintessenza della celebrazione sorridente e dolce. Il fascino di una culla lo avvolge in un’atmosfera che attrae e sboccia. Cuori aperti a questo bambino che già conosce la vita e i suoi dolori e che non ha paura di affrontarli per noi; la sua anima fresca rinnova la nostra. Gli anni eterni che precedettero la sua nascita non lo invecchiarono; ha l’esperienza di tutto ciò che è stato, sa tutto ciò che sarà ed è giovane come un fiore che si apre. Ha la giovinezza di ciò che non passa, la giovinezza dell’eterno presente. Dall’alto di questa giovinezza, come da un vertice infinito, dà il movimento delle cose e comunica loro la sua pace. Visti da lui, sono tutti belli e bravi. Visti in lui, appaiono tutti rivestiti di questa dolcezza e di questa bellezza.
Tutti i misteri di Gesù sono inondati da una luce dall’alto che allarga e pacifica le anime. Sempre e ovunque mostra realtà effimere al di là e scopre le profondità. Un raggio di infinito ed eternità emana da tutto ciò che dice, da tutto ciò che fa. Il suo essere sconfinato è proiettato in tutti i suoi passi e nei più semplici dei suoi movimenti.
Il Natale è la festa della gioia: “Vi annuncio una grande gioia” (Lc 2,10) disse l’angelo ai pastori. Questa gioia è passata attraverso la storia ed è rimasta attaccata a questo anniversario. La gioia del Natale non è l’assenza di dolore. C’è qualcosa di meglio che rimuovere la sofferenza e usarla. La grande arte di Dio consiste nel far sì che ogni cosa serva ai suoi scopi. È gioia infinita e porta gioia anche con il dolore. Per questo il calvario circonda la culla divina: povertà, indifferenza, disprezzo, odio, persecuzione ed esilio accolgono questo neonato. Non sono nemici che lo dominano, sono servi che rispondono alle sue chiamate ed eseguono i suoi ordini.”

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Buon Natale 2020

25 Ancien retable du maître-autel de la Chartreuse de Strasbourg (I Nativité, II Adoration des Mages, III Circoncision). Vers 1470-1475. Noyer polychrome. Musée de l'Œuvre Notre-Dame de Strasbourg

Carissimi amici lettori di Cartusialover nel silenzio della notte stellata trascorsa, una luce possa diffondersi nella nostra grotta interiore, illuminandola e trasformandola. Sinceri Auguri per un Natale che ci trasformi, illuminandoci. Nasce Cristo e nasce la speranza, Lui ci porta la speranza, quella di cui oggi, più di sempre, ha bisogno l’intero genere umano.

Buon Natale pregno di salute e serenità

Ho scelto per voi, un’omelia di Dom Giovanni Giusto Lanspergio che credo sia edificante ed illuminante in questi tempi bui. A seguire una toccante preghiera.

Cristo, la luce della nostra vita

Omelia di Dom Lanspergio

Sermone 5, Opera omnia, 3, 315-317

Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto sorgere una grande luce (Is 9,1).

Fratelli miei, è risaputo che siamo tutti nati nell’oscurità e che una volta vivevamo lì. Ma assicuriamoci di non rimanere lì più a lungo, ora che il sole della giustizia è sorto per noi.

Cristo quindi è venuto per illuminare coloro che dimorano nelle tenebre e nell’ombra della morte, per guidare i loro passi sulla via della pace. Di quale oscurità stiamo parlando? Tutto ciò che è nella nostra mente, nella nostra volontà o nella nostra memoria, e che non è Dio o non ha la sua sorgente in Dio, in altre parole tutto in noi che non è alla gloria di Dio e schermi tra Dio e l’anima, è l’oscurità.

Quindi Cristo, avendo la luce dentro di sé, ce l’ha portata in modo che potessimo vedere i nostri peccati e odiare le nostre tenebre. In verità, la povertà che scelse quando non riuscì a trovare posto nella taverna, è per noi la luce con cui ora possiamo conoscere la felicità dei poveri in spirito, a cui appartiene il Regno dei Cieli.

L’amore di cui Cristo ha testimoniato dedicandosi alla nostra istruzione ed esponendosi a sopportare per noi prove, esilio, persecuzione, ferite e morte in croce, l’amore che alla fine lo ha portato fa pregare per i suoi carnefici, è per noi la luce grazie alla quale possiamo imparare anche ad amare i nostri nemici.

È per noi la luce, l’umiltà con cui si è spogliato assumendo la condizione di servo (Fil 2,7) e, rifiutando la gloria del mondo, ha voluto nascere in una stalla piuttosto che in un palazzo e resistere una morte vergognosa su una forca. Grazie a questa umiltà possiamo sapere quanto sia detestabile il peccato di un essere di melma, un povero ometto di nulla, quando è orgoglioso, si glorifica e non vuole obbedire, mentre vediamo il Dio infinito, umiliato, disprezzato e consegnato agli uomini.

È leggera anche per noi, la dolcezza con cui sopportava la fame, la sete, il freddo, gli insulti, i colpi e le ferite, quando come un agnello veniva condotto al macello e come una pecora davanti al tosatore non ha aperto la bocca (Is 53,7). Grazie a questa gentilezza, infatti, vediamo quanto sia inutile la rabbia, oltre che la minaccia, quindi acconsentiamo a soffrire e non serviamo Cristo fuori dalla routine. Grazie a lei conosciamo tutto ciò che ci viene chiesto: piangere i nostri peccati nella sottomissione e nel silenzio e sopportare pazientemente la sofferenza quando si presenta. Perché Cristo sopportò i suoi tormenti con tanta dolcezza e pazienza, non per i peccati che non ha commesso, ma per quelli degli altri.

Pertanto, cari fratelli e sorelle, riflettete su tutte le virtù che Cristo ci ha insegnato con la sua vita esemplare, che ci raccomanda con le sue esortazioni e che ci dà la forza di imitare con l’aiuto della sua grazia.

Preghiera

Dio eterno e onnipotente, dirigi la nostra vita secondo il tuo amore, affinché nel nome del tuo diletto Figlio possiamo portare frutti in abbondanza. Da Gesù Cristo.

O Signore nostro Dio, volevi che tuo Figlio prendesse la nostra carne per diffondere la tua luce tra coloro che dimorano nelle tenebre. Concedici la grazia di una conversione più totale e rifletteremo sui nostri fratelli la chiarezza del tuo Regno. 

Amen

Auguri

Buon Natale 2019

25 Adorazione dei pastori-Diego de Leyva-certosa di Miraflores

Adorazione dei pastori -Diego de Leyva- certosa di Miraflores

Carissimi lettori di Cartusialover con l’augurio che questo Santo Natale porti nei vostri cuori e nelle vostre vite tanta salute, tanto amore e tanta serenita’. Vi auguro ogni bene…

B u o n  N a t a l e

Ai miei auguri, si aggiungano quelli della comunità certosina di Serra san Bruno….

Auguri dalla certosa

Eccoci dunque giunti al giorno di Natale, celebriamolo leggendo e meditando un testo estratto da “Vita Christi” di Dom Ludolfo di Sassonia.

Coloro che desiderano incontrare Cristo hanno bisogno spiritualmente di tre cose: comunicare con Lui attraverso la meditazione della Scrittura; passare a Lui attraverso la contemplazione delle creature; ed avvicinarsi apprezzando le cose divine. Per trovare Cristo, dobbiamo comunicare con Lui mediante la confessione dei peccati, passare dal disprezzo per le cose temporali ed affrettarci per la corsa del desiderio fervente; e questo anche a Betlemme, “casa del pane”, per il gusto delle cose divine. Quindi incontreremo Cristo nel presepio dei nostri cuori, nel dono delizioso della sua presenza, poiché “la sua gioia è stare con i figli degli uomini” (Pr 8:31). La nascita di Cristo è triplice: divina, umana e di grazia. Il primo è eternamente dal Padre; il secondo dalla Madre nel tempo; il terzo, nella mente, spiritualmente. Queste tre nascite sono prese secondo le tre sostanze che sono in Cristo: divinità, carne e spirito. Perché Dio nasce dal Padre; da sua madre nasce la carne; e nella mente nasce per grazia dello Spirito Santo. Dal Padre nasce sempre, da sua Madre una volta, nella mente molte volte.

Omelia per il Santo Natale

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Natività (Biagio Bellotti – Certosa di Garegnano)

Eccoci giunti al giorno del Santo Natale, auguri a tutti voi miei cari amici lettori di Cartusialover. In questo giorno di festa, voglio offrirvi una deliziosa omelia di un Priore certosino, un testo immensamente profondo pur nella sua semplicità. Nonostante sia stato scritto diversi decenni fa, il suo contenuto risulta essere di una attualità impressionante. Augurandovi una buona lettura, il mio auspicio e che la nascita di Gesù Cristo Nostro Signore, possa illuminarci il cuore arrecandoci pace, gioia e serenità per una profonda rinascita interiore. Buon Natale!

Cari fratelli,

Tutti i misteri della vita di Gesù sono pieni di amore, ma nella nascita del Figlio Unigenito di Dio nella povertà e nella notte di Betlemme, c’è qualcosa che dovrebbe emozionarci, perché siamo davanti ad una delle più grandi meraviglie dell’amore divino. Un amore che riduce l’onnipotenza in una estrema impotenza e povertà, in una semplicità ammirevole che diventa grande.

Dio si umilia affinché possiamo avvicinarci a Lui e convincerci di come e quanto ci ama. Dio viene a noi, sconosciuto a tutti. L’evento più sublime nella storia dell’umanità si realizza con una estrema semplicità e in totale ignoranza. Siamo abituati ad apprezzare le novità che provocano uno spettacolo e che hanno luminosità, ma dobbiamo concentrare profondamente la nostra mente ed il nostro cuore per catturare, con umiltà, lo splendore che illumina ancora i nostri giorni e le nostre vite dopo 2.000 anni. Di generazione in generazione, le promesse di Dio hanno alimentato la speranza del suo popolo. E quando arriva il tempo in cui la misericordia divina deve compiere queste promesse, tempo che San Paolo chiama “la pienezza del tempo” (Gal 4,4), nasce un bambino sconosciuto che assolutamente non corrisponde alle aspettative. Egli sarà considerato un pericolo per la religione stabilita ed anche per il suo popolo che aspettava qualcosa di diverso. Così Dio agisce, destabilizza le nostre certezze e sicurezze, umilia il nostro orgoglio e offre un messaggio silenzioso, difficile da accettare. Quante volte, durante l’Avvento ed anche durante tutto l’anno liturgico, noi cantiamo: “Mostraci il tuo volto e noi saremo salvi”. Ed il profeta ci risponde: “La mia gloria splenderà su Gerusalemme e ogni creatura la contemplerà”. Il risultato di questa preghiera e di questa promessa è la banalità di un neonato privo di tutto ed ignorato.

Oggi brilla su di noi la luce dell’amore che inverte la scala dei valori umani. Di fronte alla luce di Betlemme, chi non si chiede circa la necessità di uno sforzo di semplicità interiore che ci diventi come un bambino, così come Gesù lo vuole? Quante volte complichiamo la nostra vita e cerchiamo comodità e facilità, cerchiamo i beni superficiali e sensibili che ci allontanano dalla imitazione di Gesù e Maria! Alla luce di Betlemme, che è luce d’amore, chiediamoci se abbiamo ancora oggi un vero amore per la povertà in cui contempliamo il Figlio di Dio. Chi di noi si preoccupa con il confine tra il necessario ed il superfluo? Tutti i difetti che offendono Dio nel mistero del Suo amore incarnato nella povertà di Betlemme, offuscano nel nostro cuore la luce del Natale e, con essa, anche la serenità e la gioia spirituale. Sempre nuove e ingannevoli esigenze di possedere, di godere, di approffitare, portano il cuore alla disillusione ed al disagio spirituale.

Gesù oggi ci chiama anche a riconsiderare, alla sua luce, l’obbedienza che abbiamo promesso e che ci rende figli piccoli ed umili come Egli. Siamo, quindi, prudenti, perché la nostra naturale tendenza all’orgoglio e all’egoismo non muore facilmente. Il Padre celeste ci chiede di mettere in moto la nostra fede quando obbediamo, perché la sua volontà non si manifesta con un’apparecchiatura rumorosa. Contemplando oggi Gesù, Maria e Giuseppe nella sua umiltà e nel suo silenzio, dovremmo renderci conto che Dio si manifesta in una strada dove noi non lo aspettavamo. La gloria del Signore oggi, nel Santo Natale, si manifesta nella contraddizione e nel sacrificio di tutto ciò che la natura richiede; e lo splendore divino si rivela in uno spettacolo umiliante per la ragione umana e per il nostro orgoglio, ma che commuove il cuore. Perché Dio è amore e vuole parlare al cuore (Os 2, 14). Spetta a noi il silenzio interiore e l’umiltà. La paternità divina si rivela al cuore di chi accetta e ama la sua condizione di essere bambino piccolo.

Cari fratelli, rafforziamo, allora, il nostro sguardo sul presepe per assaporare tutta la ricchezza divina offerta alla nostra fede. Ed apriamo i nostri cuori! È a lui che Dio vuole parlare; e parlare del suo amore. La manifestazione di così grande amore divino ci chiama a corrispondere con il nostro amore, perché la nostra libertà si arrenda, non tanto alla vista del suo potere umiliato, ma davanti alla meraviglia del suo amore rivestito, non di gloria e splendore, ma di semplicità, umiltà e obbedienza filiale nella povertà.

E cercando così di scoprire la pienezza del mistero del Santo Natale, riceveremo la conferma che niente di meglio può onorarlo, che il nostro silenzio, la nostra adorazione e la nostra fiducia in questo bambino nato per noi, al fine di rivelarci come e quanto il Padre ci ama.

Cari fratelli, che lo Spirito Santo di Dio, per l’intercessione della Beata Vergine ed il suo sposo San Giuseppe, ci illumini per consentirci di percepire, con un cuore semplice, la ricchezza e la bellezza di questa proclamazione silenziosa del Figlio dell”Altissimo incarnato per noi; la ricchezza, la bellezza ed il fascino di una proclamazione silenziosa e commovente, che attesta: “È stato così che Dio ha amato il mondo” (Jo 3,16). “L’amore che trascende ogni conoscenza” (Ef 3,19).

Amen.

Come di consueto voglio offrirvi un piccolo dono, che spero vi piaccia, un calendario da scegliere tra tre tipi,  e che potrete scaricare (in formato PDF) e stampare.

  1. Calendario_2017_Silenzio
  2. Calendario_2017_Monache certosine
  3. Calendario  2017   San Bruno (F.Balbi)
  4. Calendario-2017  San Bruno (locandina film)

Auguri dalla certosa di Serra San Bruno

 

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Ho appena ricevuto dalla certosa di Serra San Bruno i seguenti auguri natalizi che desidero condividere con voi tutti.

“Il P. Priore e la comunità certosina di Serra San Bruno augurano un buon Natale a Cartusialover ed a tutti i lettori.

Il Signore, che si fa piccolo per noi, possa rendere accoglienti i nostri cuori per farli sua dimora”.

In comunione di preghiera.

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Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Buon Natale

Cari amici lettori di questo blog, siamo giunti in prossimità del Santo Natale e voglio augurarvi fervidi e gioiosi auguri. E’stato un anno speciale per l’ordine certosino ricco di tante ricorrenze e novità che ho cercato di raccontarvi sempre con la speranza di poter catturare la vostra attenzione.

E’stato un anno speciale anche per il sottoscritto, costretto ad affrontare e superare un ennesima dura prova inviatami da Nostro Signore e di fronte alla quale mi sono chinato, accettandola umilmente ed affidandomi al compimento della Sua volontà.

Sono caduto, ma Egli mi ha sorretto per rialzarmi.

Ho poi scovato, casualmente, una foto nel mio archivio, nella quale mi è parso di “sentire” la pacca sulla spalla che mi ha spinto a continuare sulla via indicatami da san Bruno!!!

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Io alla certosa di Calci

E’ perciò con rinnovato slancio, che voglio con grande affetto ringraziare tutti gli amici di Cartusialover, che sempre più numerosi, e da ogni angolo del pianeta, seguono i miei articoli.

Possa la magia del Natale consentire che si illumini il cuore di ognuno di voi, rafforzando la gioia di condividere, sperare e rinnovare la vostra vita, per una profonda rinascita interiore.

Auguri di vero “cuore” per questo nuovo Natale.

Porgo a tutti l’augurio di un Santo Natale e di un Felice Anno Nuovo, ricordandovi che in basso potrete scaricare (in formato PDF) e stampare un calendario del nuovo anno offertovi con sincero affetto.

  1. Calendario 2015 – Icona san Bruno
  2. Calendario 2015 – Vergine dei certosini
  3. Calendario 2015 – san Bruno con papa Francesco

Buon Natale 2013

Buon Natale 2013

Auguri da Cartusialover (mp3)

Natività Nunzio Rossi

Quest’anno per celebrare il santo Natale, ho scelto per voi come simbolica cartolina di auguri, una splendida Natività, realizzata nel 1644 per la certosa di Bologna. Sotto la direzione del Priore ferrarese Dom Daniele Granchio, tra il 1644 ed il 1660 furono commissionati una serie di dipinti sulla vita di Nostro Signore. Il pittore incaricato per la realizzazione della Natività, fu il napoletano Nunzio Rossi allievo di Massimo Stanzione, recatosi da giovane a Bologna alla scuola del grande Guido Reni. La collocazione originaria fu la controfacciata della chiesa di san Girolamo nella certosa, poi nel corso del XIX secolo la tela, di grosse dimensioni (4,70 X 4,20), fu spostata nella sala del Capitolo. Successivamente, e dopo un profondo intervento di restauro, il dipinto di Rossi è stato collocato nel palazzo d’Accursio sede del sindaco della città felsinea. Nunzio Rossi realizzò questa sua prima opera a soli diciotto anni, tra lo stupore di tutti per aver dimostrato la sua precoce maestria, la quale gli valse la commissione anche per un Presepe, quattro Evangelisti, e due Martiri certosini. Di questo artista non si sa molto, ma di certo si conosce la data della sua prematura morte, avvenuta a soli venticinque anni nel 1651. Ma facciamoci rapire dalla nascità di Gesù posto al centro della scena, ad irradiare una gioiosa luce che pervade l’intero dipinto. Con la Madonna che ammira il nascituro, adorato dai sopraggiunti pastori e la cui nascita è salutata da una folta schiera di angeli musici, recanti un cartiglio con la scritta “Gloria in excelsis Deo”.

Merry Christmas-Feliz Navidad-Joyeux Noel-Froehliche Weihnachten-Feliz Natal-Glad Yul-Weselych Swiat-Kurisumasu Omedeto-Sarbatori vesele-Καλά Χριστούγεννα-Vrolijk kerstfeest-Mutlu Noeller-Boldog Karácsonyt-Срећан Божић

Ah dimenticavo, il mio piccolo dono per voi. Vi allego in omaggio un segnalibro, da scaricare e stampare.

Buon Natale a tutti voi!!!

Buon Natale a tutti voi!!!

La suggestiva immagine di auguri natalizi che ho scelto per voi quest’anno, ci mostra una comunità certosina nell’atto di adorare una semplice raffigurazione della Natività, un presepe artigianale. Le luci fioche delle candele emanano un sublime chiarore che si irradia sul volto di Gesù Bambino, al pari della estatica figura dei monaci. Che sia un Natale ricco di luce!!!

Una luce che non sia solo quella frivola degli addobbi, ma bensì quella simbolica della stella cometa che guidò i Re Magi conducendoli verso Colui che di tale luce è la fonte.Con l’augurio dunque che possiate far brillare dentro di voi la stella cometa che è presente in ognuno di noi!!! Si perché la stella cometa simboleggia la guida del nostro cammino interiore, quella luce che ci illumina nei momenti cupi e ci sprona ad andare avanti al fine di diventare una persona migliore. Che l’amore possa alimentare questa luce, tanto da poterla diffondere a coloro che ci stanno vicino ed indurli a vivere i propri affetti, troppo spesso mal gestiti e vissuti con superficialità, con sincerità e profondità. A tutti voi miei cari amici un abbraccio ed un augurio sincero dal mio cuore di serenità e prosperità. Che questo Natale dunque accenda la luce in tutti noi e la conservi in ogni giorno….la luce di Dio.

Ah dimenticavo, il mio piccolo dono per voi. Vi allego in omaggio il calendario 2013 , in due versione da scaricare e stampare.

  1. Calendario 2013
  2. Calendario 2013

B u o n  N a t a l e

da

Cartusialover