La morte in certosa
Per celebrare la ricorrenza della “commemorazione dei defunti”, ecco a voi una commovente testimonianza.
Cari amici, prima di decidere di pubblicare l’articolo odierno, ho esitato tanto poiché esso contiene un documento filmato eccezionale e dal contenuto decisamente emozionante, , ma forse eccessivo, borderline con l’obiettivo di questo blog. Tuttavia avendone visto la diffusione in rete, ho deciso di proporvene la visione e di sottoporvi, in appendice, un breve questionario per conoscere il vostro parere. Io pur amando smisuratamente l’ordine certosino e tutto ciò che ad esso è legato, ed essendo convinto fautore della diffusione della conoscenza della profonda spiritualità di questo tipo di vita contemplativa, ho avuto forti perplessità nel diramarlo. Le motivazioni della mia esitazione vanno ricercate nella sensazione che ho avuto quando ho visto per la prima volta il filmato. Guardandolo, ho avuto un forte impatto emotivo, ed ho avuto la sensazione di aver forzato una porta stabilmente chiusa ed essermi intrufolato ad assistere ad uno dei momenti più intimi e delicati che possono svolgersi tra le mura di una certosa. Voglio quindi che sia chiaro in voi, cari amici lettori, che in me non vi è nessuna intenzione di fare uno scoop, per il rispetto che nutro per la quiete monastica ed il nascondimento dei monaci. La storia della conversione del personaggio protagonista della vicenda mi ha commosso ed intenerito.
E’ un reportage molto eloquente sulla cerimonia funebre e la successiva sepoltura di un fratello converso della certosa inglese di Parkminster. Si tratta del fratello converso John Roy, conosciuto come Fra Ciriaco, che è scomparso giovedì 30 maggio scorso a causa di un cancro che lo ha divorato negli ultimi sei mesi. Il compianto certosino era nato il 30 maggio del 1968 a Marade, Kochi, in India da Giovanni Maliyekkal e da Thankamma John, fu cresciuto ed educato con sani principi. Terminati gli studi con una laurea in ingegneria, Roy ha iniziato a lavorare in una raffineria vicino Kochi nel Kerala. A causa del suo lavoro da ingegnere fu costretto a trasferirsi prima in Thailandia ed in seguito presso una raffineria in Qatar, dove conduceva una vita agiata poiché ben retribuito.
Ma è qui che interviene la Provvidenza, che stravolge le aspettative di vita del giovane Roy!!!
Egli infatti percepisce una profonda vocazione, che lo spinge ad abbandonare il prestigioso lavoro per ritornare a Kochi, laddove trascorsi cinque mesi, cominciò la sua attività caritatevole presso il Lourdes Hospital di Kochi. Convintosi e confermata la sua vocazione decise di volare in Inghilterra per entrare tra le mura di una certosa, optando per la vita claustrale. Cominciò per Roy il periodo di postulato, trascorso il quale confermò la sua vocazione, vestendo l’abito di fratello converso a cui fece seguito il periodo di noviziato della durata di due anni. Ma il Signore ha voluto interrompere questo percorso, chiamando a sé il povero John Roy nel giorno del compimento del suo quarantacinquesimo anno. Alla famiglia che vive a Clydebank in Scozia vanno le mie condoglianze, esprimendo il cordoglio che mi permetto di esternare idealmente a nome di tutti i lettori di Cartusialover.
La cerimonia che vedremo si è svolta sabato 1 giugno 2013, alla presenza della comunità monastica e di alcuni parenti maschi del defunto, i quali hanno assistito alla struggente funzione.
R.I.P.
Frate John Roy
α 30. 5. 68 Ω 30. 5. 13
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