In ricorrenza del suo trigesimo, voglio onorare la memoria del compianto certosino, Dom Isidoro Maria Estudillo uno dei quattro ultimi monaci della certosa portoghese di Evora. Alla chiusura di Scala Coeli, come ricorderete gli anziani confratelli furono trasferiti a Miraflores, lo scorso 29 aprile è asceso al cielo Dom Estudillo, esattamente sei mesi dopo del suo amato confratello Dom Isidoro Alfonso Maria, con il quale ha condiviso la triste chiusura della certosa di Evora.
Dom Isidoro Maria Estudillo, nacque con il nome Francisco a Carmona, vicino Siviglia, il 30 novembre 1926, entrò in certosa di Aula Dei il 29 ottobre del 1943, e fece la prima professione presso la stessa certosa l’8 dicembre 1944. Fece seguito la professione solenne l’8 dicembre del 1948. Ordinato sacerdote a Saragozza il 23 settembre 1950, fu poi nominato maestro dei novizi presso la certosa di Évora il 5 giugno 1969. Passato a Scala Coeli, vi divenne maestro dei novizi il 28 maggio 1989. Fu sollevato dall’incarico nel 1996 e nominato vicario nel 1997, e, come vi dicevo da questo blog, lo abbiamo conosciuto poichè fu uno degli ultimi certosini della certosa di Santa Maria di Scala Coeli, a Évora, dove visse fino al 2019. Oltre a molti scritti, egli amava dedicarsi con passione al proprio orto, ed inoltre questa passione amava trasmetterla ai novizi.
La certosa di Santa Maria de Montalegre (Barcellona) è stata la sua ultima dimora terrena. Egli amava dire “Se i fiori sono così belli, come sarà il cielo”. Ed alla Vergine Maria, cui era molto devoto, scriveva: “Dolce sarà la mia morte, se imiterò bene la tua vita; Bene, a Dio posso salire sì, fidandomi anch’io, che solo amandoti sono riuscito a vivere”.
Uniamoci in preghiera, che Dio lo abbia in gloria e che la Vergine e San Bruno lo accolgano come merita.
Ecco per voi l’ultimo saluto della sua comunità
Sermone Capitolare
al funerale di
Dom Isidoro Estudillo
(1926 – 2023)
Ottanta anni fa, a soli diciassette anni Francisco entrò alla certosa di Aula Dei. Nel corso di tutta la sua vita certosina si rese sempre disponibile ad accettare incarichi al servizio dei suoi confratelli… come Vicario, sacrista, procuratore, in varie case in Spagna.
Per 50 anni fu Padre Maestro. Questo servizio gli andava molto bene, era idoneo per questo incarico. Dom Isidoro era certosino dalla testa ai piedi, da dentro a fuori… Ha vissuto ciò che ha insegnato…
Ed egli insegno molto, con i suoi numerosi commenti sugli Statuti, le sue conferenze. Quando era Padre maestro in Scala Coeli, fecero ingresso molti candidati dal Brasile, anche se molti uscirono, ed alla fine solo molto pochi rimasero. Tuttavia, nessuno di loro ha dimenticato la testimonianza del loro amato Maestro, Dom Isidoro. Egli dette la testimonianza di un vero Padre certosino, che sempre, fino alla fine della sua lunga vita, fu un vero esempio di vita nascosta in Dio, di sensibilità, di umiltà e di allegria.
A proposito del Vicario, gli Statuti dicono che egli deve brillare avanti agli altri con il suo esempio e la sua parola, e mantenere tutti nella osservanza della regola e nella santa pace.
Qui, a Montalegre, dove giunse nel 2019, Dom Isidoro ha rispettato questa regola in maniera edificante. Era sempre affabile, delicato, equilibrato. Fu un consigliere molto saggio, quasi fino al suo ultimo respiro.
Tra le sue opere letterarie vi sono molti poemi e poesie: espressione della sua fiducia ed amore con Dio e Maria in tutta la sua lunga vita. Qualche mese fa, nel ” Canto della Vita” egli scrisse sulla morte:
Madre, nella vita e nella morte
Quando mi si apre l’eternità
la mia ultima parola sia
“santa e felice fortuna”
il tuo nome nel mio espirare.
E poi dopo,
al vedere il tuo volto di Madre
il tuo viso mi soddisferà (Salmo 16)
al poterti contemplare
così come Dio ti creò.
E preso dalla tua mano
Mi consegnerai al Signore
che volle incaricarti
per portarmi nel suo Regno
e con Lui stare sempre.
Per i secoli dei secoli.
Amen
Recentemente, un’emorragia celebrale, lo aveva debilitato progressivamente, però in ogni momento restò pienamente lucido e cosciente, riuscendo anche a concelebrare.
Come una candela tremolante, la sua vita terminò docilmente, in allegria ed in pace…
Dom Isidoro amava tanto la vita!
Ed incontrò nella vita certosina la sua piena realizzazione. Ora è stato chiamato dal Padre per la sua dimora celeste. E come diceva prima di morire è stato preso per mano dalla Vergine Maria.
Preghiamo per Dom Isidoro, affinchè possa partecipare alla vita eterna, che Gesù resuscitato promise a coloro che sarebbero rimasti fedeli fino alla fine…
Requiescat in pace
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