Nell’articolo odierno, cari amici lettori, voglio farvi conoscere Dom Élisaire de Grimoard, Priore Generale dell’Ordine certosino dal 1361 al 1368.
Élisaire de Grimoard, che gli autori chiamano Elzéar Grimoaldi o Grimaldi, proveniva da un illustre casato originario della Francia. Suo padre, il barone de Grissac, aveva sposato la signora di Sabran, sorella di Saint Elzéar, e da questa unione nacque Dom Hélisaire. Ancora giovane si seppellì nella solitudine della Grande Chartreuse, vi fece la sua Professione, e più tardi quando papa Urbano V, suo zio, gli offrì la porpora cardinalizia, la rifiutò, preferendo la vita nascosta in Dio al prestigio degli onori. Quando, nel 1361, fu eletto Generale dell’Ordine, Dom Hélisaire governava la certosa di Bon-Pas, nella diocesi di Avignone. La vita del santo Priore non fu che una continua mortificazione. “Era”, dice il traduttore di Borland, “di tale austerità e grande astinenza, che non c’era eguale dopo Landuino, che alcuni dicevano superava i limiti della natura, ed era tuttavia così assorto nel suo Dio che spesso si univa alla preghiera notte e giorno. Era avvezzo in mezzo al più gran freddo dell’inverno a camminare scalzo e senza alcun copricapo, essendo così stranamente scaldato dal fuoco divino, che non sentiva gli altri fuochi e le astinenze, cagione per cui spesso lo vedevano i suoi fratelli, sia in mente e nel corpo, elevato in Dio, dove andava a partecipare ai più alti segreti del suo Signore, dal quale, ritornato in se stesso, sembrava essere pieno di tanta gioia e letizia spirituale, che era così dimentico di se stesso che superando gli altri nel canto, alzò straordinariamente la voce alle lodi del nostro Dio, da cui concepì in se stesso grande dolore e confusione, terminato l’ufficio. Un fatto raccontato da un antico cronista ci mostra che gli affari del mondo gli pesavano e che il suo unico desiderio era vivere sconosciuto. Il suo parente, il cardinale de Mende, gli scriveva spesso. Dom Hélisaire si accontentò di rispondere molto brevemente e ad intervalli rari su un pessimo pezzo di carta o pergamena. Il Cardinale ne fu offeso e disse al Generale dei Certosini che se avesse continuato a fare così, non gli avrebbe più scritto. ” è esattamente ciò che desidero”, rispose il venerabile Solitario. Quest’uomo, così austero per se stesso, aveva il cuore colmo della più tenera carità per gli altri; seppe simpatizzare con la debolezza dei suoi religiosi e si mostrò, per tutti, della più grande affabilità; era conosciuto come il Buon Padre. Avendo perso la vista, il secondo anno della sua elezione, usò questo pretesto per supplicare i suoi fratelli di accettare le sue dimissioni, ma il Capitolo Generale rifiutò di esaudire la sua volontà e lo tenne in carica fino al momento in cui Dio lo richiamò. Dom Hélisaire de Grimoard de Grissac morì l’11 giugno 1367, dopo aver governato l’Ordine per quasi sette anni. La Carta Capitolare, nell’annunciare questa morte, eccezionalmente ha lasciato da parte la formula ufficiale e ha ricordato il suo titolo di Buon Padre. Ha detto “Obiit bonus Pater\ Domnus Helisarius, priore Cartusiae”. Du Saussay pone il nome di questo Generale nel martirologio dei santi di Francia.
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