
Novena al Patriarca e Padre San Bruno, fondatore dell’Ordine certosino
Sesto Giorno
Dopo aver fatto il segno della croce si proceda all’Atto di Contrizione, per poi cominciare come segue.
PREGHIERA AL PADRE ETERNO
(Da recitare tutti i nove giorni)
Dio onnipotente ed eterno: davanti all’augusta maestà, dove ti contempliamo seduto in esaltata solitudine, guardiamo una creatura vile, desiderosa di conoscerti e di conoscersi, di riparare subito le sue indegni infedeltà e corrispondere debitamente ai tuoi dolci appelli. Mio Dio: fai riposare la calma nel mio cuore agitato dai venti trovati delle passioni, che tendono a soffocarlo; fai rendere questo mare calmo dove le tempeste sono così frequenti, l’assalto furioso delle sue onde e i suoi pericoli così imminenti; Dagli quella felice pace perché sospira e inciampa in un cuore amorevole che brucia sempre nella fiamma dell’amore più puro. Non per noi Signore, che non lo meritiamo, ma per il sangue di tuo Figlio e per i suoi meriti, per quelli di sua Madre, la Beata Vergine Maria, e per quelli del glorioso patriarca San Bruno. Così sia.
Della mortificazione
CONSIDERAZIONE
Alcuni santi hanno chiamato la mortificazione messa in pratica dall’amore di Gesù. È vero che l’amore si nutre di privazioni e sacrifici fatti nel dono della persona amata, e queste privazioni e sacrifici predispongono il cuore ad amare di più e meglio e ad offrirsi a nuovi sacrifici. Questo è il motivo per cui nostro Signore Gesù Cristo afferma che il meglio dell’amore è dare la propria vita a coloro che si amano. Soddisfare la giustizia divina per i nostri difetti e indebolire le cattive inclinazioni della nostra carne, indebolire e assottigliare la stessa carne, che è la radice della colpa, è l’ufficio della mortificazione. Quindi tende la mortificazione a sostenere le inclinazioni della parte sensibile dell’uomo che cerca delizie sensuali, dominandole e trattenendole, elevando il corpo alle regioni dello spirito; e l’uomo che possiede i sensi esterni mediante la mortificazione, può facilmente arrendersi a mortificare il suo interno, la mortificazione molto più redditizia ed efficace di quella dei sensi esterni, sebbene sia necessaria quanto quella. La mortificazione della ragione e della volontà, contraddicendo questi poteri e sottomettendoli umilmente, e agli eventi contrari che la divina Provvidenza invia, apparentemente e alla volontà di un altro, da parte di Dio, costituisce la negazione di se stessa, una condizione indispensabile imposto dal divino Salvatore a coloro che vogliono seguirlo sui sentieri della perfezione. “Se vuoi essere perfetto, negati, prendi la tua croce e seguimi.” La mortificazione prevede la preghiera; disimballare l’umore e liberarlo dal peso dei sensi aiuta la contemplazione delle cose soprannaturali, aumenta l’intensità dell’amore, combatte contro i nemici della legge di Dio e li supera, comunica all’anima la gioia spirituale che rende le gioie spregevoli e delizie del mondo, arriva a rendere l’uomo come angeli, cerca di piacere a Dio e sottomettersi alla volontà divina; e quando si unisce alla preghiera, ci avvicina alla divinità, fa miracoli ed è potente per placare la giustizia divina e raggiungere da Dio quanto vogliamo. La voce di Giovanni Battista gridò nel deserto, sollecitando il popolo e invitandolo a preparare le vie del Signore e a rendere le sue strade diritte, non attraverso un’altra virtù, ma attraverso la penitenza: penitenza che egli stesso praticava da anni nei deserti della Giudea. Bruno, prendendo come modello il Santo Precursore, fugge come lui nel deserto e abita lì, crescendo in grazia e santità agli occhi del Signore. La sua astinenza era rigorosa, il suo breve sonno e su un letto duro, le sue veglie prolungate, i suoi vestiti ruvidi, il silenzio continuo, le discipline con cui puniva la sua carne frequente e insanguinata, e aveva come dimora una cella tra le falesie e le zeppe, di terribile solitudine circondato. Bruno predicò con la sua vita la penitenza ai popoli, e ancora oggi continua a predicare attraverso l’austero Ordine di essere padre e fondatore. I frutti di questa mortificazione furono nel nostro santo intercessore una castità e una purezza angeliche, una pace interiore e una gioia incomprensibili per il mondo, una prudenza piuttosto che umana e un grande potere a Dio, miracolosi nella vita e nella morte.
AFFETTI E RISOLUZIONI
Lo confesso. Mio Signore, che fino ad ora ho vissuto pochissimo mortificato; e in verità che i tuoi santi non disprezzavano neppure la minima occasione di esercitare i loro sensi e il loro spirito in atti di penitenza. A Bruno bastava fissare lo sguardo sull’immagine di Gesù Cristo crocifisso per passare alla pratica di questa virtù, perché non dovremmo imitarlo? Cerchiamo non i doni del mondo, ma Cristo e Cristo crocifisso. Prepariamoci a trovarlo attraverso atti di penitenza e mortificazione; e quando lo troviamo, non separiamoci da Lui. Seguiamolo, negando la nostra volontà. Vogliamo seguirti. Signore; Ma dove ti seguiremo? Ah! Ti sento chiamare una delle casette di Nazaret per unirti a te nella vita nascosta, umile e obbediente; agli altri fino alla solitudine del deserto, affinché ti seguano nei digiuni rigidi e nelle tentazioni. A questi al giardino del Getsemani, così che tu possa provare con Voi l’amaro calice della desolazione; e altri per accompagnarti negli affronti, negli obbrobri e nelle ingiustizie che eri vittima della passione o della tua agonia e morte della croce. Signore, ti seguirò volentieri ovunque tu mi chiami; perché non voglio che la mia volontà si adempia, ma la tua; e a tal fine dirigerò tutte le mie privazioni volontarie e accetterò tutte le contraddizioni che la tua divina Provvidenza mi ha inviato, poiché non con gioia come dovrebbe, almeno con dimissioni e conformità. Gesù Divino, Agnello Immacolato sacrificato per i miei peccati, ti chiedo di concedermi la virtù della mortificazione, di offrirmi l’Eterno Padre insieme a Te in espiazione per i miei peccati. Concedimi, Signore, anche una ferma determinazione a punire i miei sensi come mezzo per evitare il peccato e negare la mia volontà, al fine di conformarmi in un tutto con il tuo, aspirando alla perfezione della vita cristiana. Tu, mio Dio, dalla croce mi stai chiamando alla penitenza, e io con l’aiuto della tua grazia voglio seguirti e non fermarmi finché non mi nascondo tra le tue santissime ferite, chiara testimonianza della tua mortificazione volontaria e glorioso trofeo della tua più sacra passione che anche mostrerai e per l’eternità delle eternità mostrerai tra lo splendore della tua gloria. Amen.
Ora si potrà chiedere la grazia speciale che si desidera ottenere per questa Novena. Padre Nostro, Ave Maria e Gloria Patri, sarà pregato tre volte; e finito, si continuerà con quanto segue:
PREGHIERA A SAN BRUNO
(per tutti i giorni)
Glorioso Padre San Bruno, luminare della Chiesa per la tua dottrina e modello del solitario per la tua dimora: dal Cielo dove muori, guardami come uno dei tuoi devoti più entusiasti. Nella continua meditazione delle virtù eroiche che ti esaltano così tanto, imparerò il percorso che dovrebbe condurmi alla felice eternità. Illuminami, muovi il mio cuore, guidami e fai che, senza deviare un passo dalla retta via che tu con i tuoi esempi mi traccia, raggiungi la fine benedetta in modo che Dio mi abbia sollevato. O glorioso santo: prega per me affinché imitandoti e seguendo i tuoi passi lungo lo stretto sentiero io possa prendere parte alla ricompensa con cui Dio ha incoronato le tue opere. Così sia.
Prega per noi, beatíssimo Bruno.
Che possiamo essere degni di raggiungere le promesse di nostro Signore Gesù Cristo.
ANTIFONA
Ecco un grande confessore. Come la stella del mattino nell’oscurità, mentre la luna piena appare nella sua pienezza e come un sole splendente, così benedetto Bruno brilla nel Tempio di Dio.
PREGHIERA
Ti chiediamo, Signore, che, per intercessione del tuo Confessore San Bruno, venga in nostro aiuto; e poiché con i nostri gravi peccati abbiamo offeso tua Maestà, dicci perdonaci per i tuoi meriti e preghiere. Attraverso Cristo nostro Signore, che vive con te e regna in unione con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
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