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Novena a San Bruno 2022: VI°giorno

Novena 2022 ott

Novena giorno 6

Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Signore, ti ringraziamo per averci dato il tuo servo, San Bruno, come esempio di santità. Aiutaci a imitare la devozione a Te che ha mostrato lasciando il mondo alle spalle per servirti nell’ordine religioso certosino.
San Bruno, hai voluto lasciare la vita pubblica alle spalle e servire Dio da eremita. Con sei compagni vi stabiliste una vita di preghiera e di penitenza come fondamento dell’ordine religioso certosino.
Per favore, porta le mie richieste davanti a Dio, che hai servito così radicalmente!
Anche dopo aver svolto il servizio al Papa a Roma, desideravi tornare alla tua vita solitaria di certosino. Hai desiderato dedicarti interamente alla preghiera e alla penitenza nella vita monastica.
Prega per me, affinché io possa sempre cercare di servire Dio radicalmente nella mia vita. Prega che io possa dedicare a Lui ogni aspetto della mia vita.
Per favore prega anche per (menziona qui le tue intenzioni).
San Bruno, prega per noi!
Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.

Pater, Ave, e Gloria.
Amen.

Novena a San Bruno 2021: VI°giorno

neonovena

Sesto giorno

Introduzione

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

LETTURE SESTO GIORNO

Distacco totale.
In Calabria continuò ad essere l’uomo forte, il contemplativo saggio e ponderoso, esempio perfetto di vita certosina, distaccato, sull’esempio di Cristo, da tutto ciò che è umano, affari, onori, autorità, e anche dal fondamento stesso che lo aveva influenzato. nato, e il cui governo si congedò nel beato Lanuino. Di fronte ai favori e alla generosità del papa e del conte Ruggero, potente capo normanno della regione, rimase grato ma non ansioso. “Rifiutando di ricevere grandi rendite, disse di aver lasciato la casa di suo padre e la mia per servire Dio liberamente, lontano dalle cose del mondo”, scrisse il conte Ruggero. Nuova e perfezionata riproduzione di quelle virtù che il popolo e il clero di Reims prima ammiravano e poi lodavano: “Si mostrò sempre un modello per i suoi fratelli. Insegnò loro a disprezzare le cose senza valore di questo mondo, aspirando alla ricompensa della patria celeste. Era buono, abile in tutte le scienze, eloquente, ricco. Soprattutto, preferiva Cristo” (Tit. 52).
Parole del Santo.
“Cristo loda Dio Padre con intenzione, a gran voce e con azione, non cessando in questa lode né nella stessa Passione, perché in essa si deve lodare Dio; fino alla morte di croce, fino al compimento dell’eternità, nella prosperità e nell’avversità, finché Dio lo conduca all’immortalità perfetta e consumata. Come Cristo, non dobbiamo mai cessare di lodare Dio nella tribolazione” (Commento al Salmo 54).

Preghiera silenziosa

SÚPPLICHE:

San Bruno, figlio fedele della Chiesa, prega per la Chiesa attuale, i suoi vescovi, sacerdoti e fedeli.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, così sottomesso al Vicario di Cristo e al Magistero ecclesiastico, donaci una fede illuminata e un’obbedienza integrale al Papa e alla Gerarchia.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, la cui generosa dedizione alla chiamata monastica fa parte del nostro carisma vocazionale, prega per i monaci e per la loro fedeltà alla vocazione.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, iniziatore e ammirabile padre delle prime comunità certosine, intercede per il nostro Ordine, il suo spirito ei suoi figli.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, di tanta bontà ed evangelica bontà, ottieni ai tuoi figli l’unione nella vera carità.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, di così profonda saggezza, concedici il dono della contemplazione divina.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, con un cuore così semplice, concentrato solo su Dio, portaci la purezza del cuore e la nostra trasformazione in Cristo.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

San Bruno, facci vivere i nostri Statuti in modo tale che un vero spirito certosino si rinnovi nell’Ordine e in ciascuno.

R. Ti preghiamo, ascoltaci.

CONCLUSIONE

Il Signore guidava i giusti per vie rette.

E gli mostrò il regno di Dio.

PREGHIERA FINALE

SESTO GIORNO

PREGHIAMO

Oh Dio, che spinge i convertiti dalla vanità del secolo alla ricompensa di una vocazione sovrana, penetra nei nostri cuori per purificarli, e infonde in noi la grazia con la quale perseveriamo in te, affinché armati della difesa della tua protezione possiamo adempiere con fervore i nostri obblighi e le opere della nostra professione, fa’ che otteniamo ciò che ti sei degnato di promettere a coloro che perseverano in te. Per Gesù Cristo nostro Signore. R. Amen.

Novena a San Bruno 2020: VI°giorno

San-Bruno novena logo

VI° giorno

LA VIA DELL’AMORE

Introduzione

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Inno

Gesù, premio e corona dei tuoi servi fedeli, glorifica il tuo nome. Concedi ai tuoi fedeli, che venerano san Bruno, la vittoria sul male. Seguendo le tue orme sulla via della croce, egli piacque a Dio Padre. Sapiente e vigilante, testimoniò il Vangelo in parole e in opere. Dalla città dei santi, dove regna glorioso, ci guidi e ci protegga. A te, Cristo, sia lode, al Padre e allo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

Dialogo d’inizio

Il nostro Dio è Padre di tutti gli uomini.

Ci ama come figli, tutti insieme e uno per uno, senza distinzioni.

Un amore assoluto, disinteressato, gratuito.

Un amore che è per noi un appello ad amare i nostri fratelli e a vivere da fratelli. È presente in ogni uomo. Perché ogni uomo sia il volto del suo amore verso i fratelli.

Prima lettura

Dal vangelo secondo Giovanni (15,9-17) Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Salmo (104,1-2.24.27-30) Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto. Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni. Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.

Seconda lettura

Dall’Esortazione pastorale: “Gioite, dunque, fratelli carissimi” Qual è la strada da percorrere per incominciare a conoscere Dio e trarne nella vita di ogni giorno le necessarie conseguenze? È l’amore la via più sicura e più diritta, ed è comunque una via assolutamente insostituibile per conoscere ed incontrare Dio. È la via seguita da Dio stesso e non può essere cambiata dall’uomo. D’altronde, l’uomo è fatto “ad immagine e somiglianza di Dio” non solo perché intelligente ma perché capace di amare. Sono semplicemente meravigliose le parole che san Bruno scrive dall’Eremo di Calabria ai suoi Figli di Certosa: «Di voi miei dilettissimi fratelli laici, dico: L’anima mia magnifica il Signore, poiché contemplo la magnificenza della sua misericordia su di voi… Gioisco anch’io poiché, sebbene non abbiate la scienza delle lettere, il Dio, che è potente, col suo stesso dito, incide nei vostri cuori, non solo l’amore, ma anche la conoscenza della sua santa legge. È, dunque, Dio stesso “col suo dito”, è – in concreto – lo Spirito Santo che ci introduce alla verità tutt’intera, immergendoci nella realtà della vita trinitaria e facendoci così “vedere” il volto di Dio. È però necessario aprirsi all’azione dello Spirito Santo. Occorre accoglierne il dono. Ci vuole assolutamente l’amore e qui per amore s’intende la disponibilità totale alla voce del Signore. È autentico questo amore, quando la creatura umana si dona, si affida, si abbandona al suo Signore in ogni istante della sua vita e con tutto il proprio essere. San Bruno indica la disponibilità allo Spirito con l’espressione “vera obbedienza”: essa «consiste nel compimento dei precetti di Dio, che è la chiave e il sigillo di ogni disciplina spirituale». In termini molto essenziali, tutto va fatto per amore. Si tratta, però, di amore ad una persona che è presente.

Responsorio Noi abbiamo creduto all’amore che Dio ha per noi.

Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui.

Amiamoci gli uni gli altri perché l’amore è da Dio.

Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui.

Padre nostro

Preghiera

O Dio, Uno e Trino, tu non sei solitudine, ma comunione: tre persone che si conoscono così intimamente e si amano così profondamente da essere una cosa sola. Per questo noi crediamo che dove più persone diverse e distinte si impegnano a conoscersi sempre più e ad amarsi in Cristo, tuo Figlio, lì, o Dio, Uno e Trino, ti riveli, mostrandoti e rendendoti accessibile. Perciò ti preghiamo: aiutaci a realizzare tra noi, nonostante le nostre fragilità, una vera comunione di persone, capace di rivelare al mondo il tuo amore. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio, e per l’intercessione di san Bruno, nostro Protettore. Amen.

Benedizione L’intercessione di san Bruno ci liberi dai mali presenti, e il suo esempio ci sproni a una vita santa, nel servizio di Dio e dei fratelli. Amen.

Novena a San Bruno 2019: VI° giorno

62019

Novena al Patriarca e Padre San Bruno, fondatore dell’Ordine certosino

Sesto Giorno

Dopo aver fatto il segno della croce si proceda all’Atto di Contrizione, per poi cominciare come segue.

PREGHIERA AL PADRE ETERNO

(Da recitare tutti i nove giorni)

Dio onnipotente ed eterno: davanti all’augusta maestà, dove ti contempliamo seduto in esaltata solitudine, guardiamo una creatura vile, desiderosa di conoscerti e di conoscersi, di riparare subito le sue indegni infedeltà e corrispondere debitamente ai tuoi dolci appelli. Mio Dio: fai riposare la calma nel mio cuore agitato dai venti trovati delle passioni, che tendono a soffocarlo; fai rendere questo mare calmo dove le tempeste sono così frequenti, l’assalto furioso delle sue onde e i suoi pericoli così imminenti; Dagli quella felice pace perché sospira e inciampa in un cuore amorevole che brucia sempre nella fiamma dell’amore più puro. Non per noi Signore, che non lo meritiamo, ma per il sangue di tuo Figlio e per i suoi meriti, per quelli di sua Madre, la Beata Vergine Maria, e per quelli del glorioso patriarca San Bruno. Così sia.

Della mortificazione

CONSIDERAZIONE

Alcuni santi hanno chiamato la mortificazione messa in pratica dall’amore di Gesù. È vero che l’amore si nutre di privazioni e sacrifici fatti nel dono della persona amata, e queste privazioni e sacrifici predispongono il cuore ad amare di più e meglio e ad offrirsi a nuovi sacrifici. Questo è il motivo per cui nostro Signore Gesù Cristo afferma che il meglio dell’amore è dare la propria vita a coloro che si amano. Soddisfare la giustizia divina per i nostri difetti e indebolire le cattive inclinazioni della nostra carne, indebolire e assottigliare la stessa carne, che è la radice della colpa, è l’ufficio della mortificazione. Quindi tende la mortificazione a sostenere le inclinazioni della parte sensibile dell’uomo che cerca delizie sensuali, dominandole e trattenendole, elevando il corpo alle regioni dello spirito; e l’uomo che possiede i sensi esterni mediante la mortificazione, può facilmente arrendersi a mortificare il suo interno, la mortificazione molto più redditizia ed efficace di quella dei sensi esterni, sebbene sia necessaria quanto quella. La mortificazione della ragione e della volontà, contraddicendo questi poteri e sottomettendoli umilmente, e agli eventi contrari che la divina Provvidenza invia, apparentemente e alla volontà di un altro, da parte di Dio, costituisce la negazione di se stessa, una condizione indispensabile imposto dal divino Salvatore a coloro che vogliono seguirlo sui sentieri della perfezione. “Se vuoi essere perfetto, negati, prendi la tua croce e seguimi.” La mortificazione prevede la preghiera; disimballare l’umore e liberarlo dal peso dei sensi aiuta la contemplazione delle cose soprannaturali, aumenta l’intensità dell’amore, combatte contro i nemici della legge di Dio e li supera, comunica all’anima la gioia spirituale che rende le gioie spregevoli e delizie del mondo, arriva a rendere l’uomo come angeli, cerca di piacere a Dio e sottomettersi alla volontà divina; e quando si unisce alla preghiera, ci avvicina alla divinità, fa miracoli ed è potente per placare la giustizia divina e raggiungere da Dio quanto vogliamo. La voce di Giovanni Battista gridò nel deserto, sollecitando il popolo e invitandolo a preparare le vie del Signore e a rendere le sue strade diritte, non attraverso un’altra virtù, ma attraverso la penitenza: penitenza che egli stesso praticava da anni nei deserti della Giudea. Bruno, prendendo come modello il Santo Precursore, fugge come lui nel deserto e abita lì, crescendo in grazia e santità agli occhi del Signore. La sua astinenza era rigorosa, il suo breve sonno e su un letto duro, le sue veglie prolungate, i suoi vestiti ruvidi, il silenzio continuo, le discipline con cui puniva la sua carne frequente e insanguinata, e aveva come dimora una cella tra le falesie e le zeppe, di terribile solitudine circondato. Bruno predicò con la sua vita la penitenza ai popoli, e ancora oggi continua a predicare attraverso l’austero Ordine di essere padre e fondatore. I frutti di questa mortificazione furono nel nostro santo intercessore una castità e una purezza angeliche, una pace interiore e una gioia incomprensibili per il mondo, una prudenza piuttosto che umana e un grande potere a Dio, miracolosi nella vita e nella morte.

AFFETTI E RISOLUZIONI

Lo confesso. Mio Signore, che fino ad ora ho vissuto pochissimo mortificato; e in verità che i tuoi santi non disprezzavano neppure la minima occasione di esercitare i loro sensi e il loro spirito in atti di penitenza. A Bruno bastava fissare lo sguardo sull’immagine di Gesù Cristo crocifisso per passare alla pratica di questa virtù, perché non dovremmo imitarlo? Cerchiamo non i doni del mondo, ma Cristo e Cristo crocifisso. Prepariamoci a trovarlo attraverso atti di penitenza e mortificazione; e quando lo troviamo, non separiamoci da Lui. Seguiamolo, negando la nostra volontà. Vogliamo seguirti. Signore; Ma dove ti seguiremo? Ah! Ti sento chiamare una delle casette di Nazaret per unirti a te nella vita nascosta, umile e obbediente; agli altri fino alla solitudine del deserto, affinché ti seguano nei digiuni rigidi e nelle tentazioni. A questi al giardino del Getsemani, così che tu possa provare con Voi l’amaro calice della desolazione; e altri per accompagnarti negli affronti, negli obbrobri e nelle ingiustizie che eri vittima della passione o della tua agonia e morte della croce. Signore, ti seguirò volentieri ovunque tu mi chiami; perché non voglio che la mia volontà si adempia, ma la tua; e a tal fine dirigerò tutte le mie privazioni volontarie e accetterò tutte le contraddizioni che la tua divina Provvidenza mi ha inviato, poiché non con gioia come dovrebbe, almeno con dimissioni e conformità. Gesù Divino, Agnello Immacolato sacrificato per i miei peccati, ti chiedo di concedermi la virtù della mortificazione, di offrirmi l’Eterno Padre insieme a Te in espiazione per i miei peccati. Concedimi, Signore, anche una ferma determinazione a punire i miei sensi come mezzo per evitare il peccato e negare la mia volontà, al fine di conformarmi in un tutto con il tuo, aspirando alla perfezione della vita cristiana. Tu, mio Dio, dalla croce mi stai chiamando alla penitenza, e io con l’aiuto della tua grazia voglio seguirti e non fermarmi finché non mi nascondo tra le tue santissime ferite, chiara testimonianza della tua mortificazione volontaria e glorioso trofeo della tua più sacra passione che anche mostrerai e per l’eternità delle eternità mostrerai tra lo splendore della tua gloria. Amen.

Ora si potrà chiedere la grazia speciale che si desidera ottenere per questa Novena. Padre Nostro, Ave Maria e Gloria Patri, sarà pregato tre volte; e finito, si continuerà con quanto segue:

PREGHIERA A SAN BRUNO

(per tutti i giorni)

Glorioso Padre San Bruno, luminare della Chiesa per la tua dottrina e modello del solitario per la tua dimora: dal Cielo dove muori, guardami come uno dei tuoi devoti più entusiasti. Nella continua meditazione delle virtù eroiche che ti esaltano così tanto, imparerò il percorso che dovrebbe condurmi alla felice eternità. Illuminami, muovi il mio cuore, guidami e fai che, senza deviare un passo dalla retta via che tu con i tuoi esempi mi traccia, raggiungi la fine benedetta in modo che Dio mi abbia sollevato. O glorioso santo: prega per me affinché imitandoti e seguendo i tuoi passi lungo lo stretto sentiero io possa prendere parte alla ricompensa con cui Dio ha incoronato le tue opere. Così sia.

Prega per noi, beatíssimo Bruno.

Che possiamo essere degni di raggiungere le promesse di nostro Signore Gesù Cristo.

ANTIFONA

Ecco un grande confessore. Come la stella del mattino nell’oscurità, mentre la luna piena appare nella sua pienezza e come un sole splendente, così benedetto Bruno brilla nel Tempio di Dio.

PREGHIERA

Ti chiediamo, Signore, che, per intercessione del tuo Confessore San Bruno, venga in nostro aiuto; e poiché con i nostri gravi peccati abbiamo offeso tua Maestà, dicci perdonaci per i tuoi meriti e preghiere. Attraverso Cristo nostro Signore, che vive con te e regna in unione con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.