Le sette stelle

Bruno pur consapevole, che la nomina di Arcivescovo di Reims come successore di Manasse, gli avrebbe consentito di riformare l’insano andamento della chiesa in quel tempo, decise di rinunciarvi. Egli, dopo aver distribuito i suoi averi ai poveri, decise con due suoi amici, Pietro e Lamberto, di recarsi nel 1082 nei pressi dell’abbazia di Molesmes. In questo luogo, un suo amico, San Roberto, nel 1075, aveva fondato con altri eremiti un monastero ispirandosi agli antichi Padri del Deserto. Bruno ed i suoi seguaci si sistemarono per breve tempo a Sèche-Fontaine, in un romitaggio vicino al monastero. Ma le condizioni del luogo non risultarono idonee, e fu così che si tentò di continuare la ricerca di un luogo più consono alle esigenze eremitiche . Il 24 giugno del 1084, giorno di S.Giovanni Battista, Bruno (canonico e cancelliere di Reims), Landuino da Lucca (teologo rinomato), Stefano di Die’(canonico), Stefano di Bourges en Bresse (canonico), Ugo sacerdote , Andrea e Guarino (entrambi laici) si recarono dal vescovo di Grenoble, Ugo di Châteauneuf. La notte precedente l’incontro, il vescovo aveva sognato sette stelle che indirizzavano sette pellegrini in un luogo dove Dio fabbricava un tempio. Questo sogno il vescovo lo collegò con la visita dei sette viandanti che gli chiedevano un luogo idoneo dove poter esercitare la loro missione. Sbalordito per quel prodigio, Ugo indicò e donò loro un luogo impervio tra i boschi : il “Deserto di Certosa” dove in seguito fu eretta la Grande Chartreuse consacrata il 2 settembre 1085. Questo luogo, situato in una zona montana e boschiva a 1175 metri di altitudine, in origine si chiamava Calma Trossa, si trasformò prima in Charme Trousse, poi in Chartrousse, ed infine Chartreuse. Quindi Bruno lo latinizzò e divenne Cartusia, sono queste le origini del nome dell’ordine.

Tratto da Cartusialover

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