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beato Richard Bere

beato Richard Bere

Del beato Richard Bere, altro martire certosino di Londra, abbiamo una rara immagine nel celebre arazzo di Nostra Signora di Glastonbury, dove viene raffigurato in basso al centro.

Richard Bere, era infatti nipote dell’omonimo Richard Bere abate del celebre monastero benedettino di Glastonbury tra il 1494 ed il1525, egli dopo essere stato educato nelle prestigiose scuole dell’abbazia, che fu da lui frequentata si trasferì ad Oxford. Fu qui, che egli continuò gli studi, nel frattempo lo zio Richard gli propose di sposarsi con una ragazza, Jane Samuel di Mells, rimasta orfana di padre e di cui l’abate ne era diventato tutore. Ma Richard non volle sposarsi e si trasferì a Londra, per continuare i suoi studi presso la Cancelleria, l’Inns of Chancery Court. Trascorso un breve periodo, egli abbandonò gli studi giuridici, per poi intraprendere, nel febbraio del 1523, la vita monastica presso la certosa di Londra. Le circostanze nelle quali si trovò coinvolto, sono legate al rifiuto della comunità certosina di sottomettersi all’Atto di Supremazia imposto loro da EnricoVIII , e che determinarono la conseguente persecuzione dei monaci recalcitranti. Dopo soli due anni trascorsi da quel tragico 4 maggio 1535, data dell’esecuzione dei primi martiri certosini Giovanni Houghton, Agostino Webster e Robert Lawrence, gli emissari del re Enrico VIII tornarono alla certosa nel tentativo di convincere i monaci a sottomettersi. Ma di fronte ad un ennesimo rifiuto ricevuto, l’emissario di Cromwell Thomas Bedyll, fece arrestare ed incarcerare nel carcere di Newgate, dieci certosini tra cui vi era Richard Bere. Indicibili furono le torture che subirono i poveri religiosi nel terribile carcere londinese, sette di essi morirono a giugno del 1537 ad essi sopravvissero solo Richard Bere per altri due mesi e Tommaso Johnson che morì a settembre. Ciò accadde, forse perché furono strategicamente nutriti, dai carcerieri aguzzini, su ordine di Cromwell il quale decise di mantenerli in vita per poi poterli far impiccare, ma Richard Bere morì  in carcere il 9 agosto, anch’egli stremato dalle privazioni. Egli fu, come gli altri suoi confratelli, beatificato il 20 dicembre 1886, dal pontefice Leone XIII. Si ricorda oggi 5 agosto oppure  il 31 di questo stesso mese

3 Risposte

  1. signor Roberto,intanto grazie del blog è molto bello,vorrei sapere qualche notizia in più dell’arazzo che è in foto,cioè il nome degli altri santi raffigurati e nello specifico dell’oggetto.
    grazie se può
    mas

  2. Caro Massimo
    Provo ad esaudire la tua richiesta scrivendo una breve storia dell’arazzo di Glastonboury e dei personaggi in esso rappresentati.
    L’arazzo è stato progettato dal frate benedettino Louis Barlow, di Prinknash, nel Gloucestershire. Il lavoro per la sua realizzazione è stato svolto dal febbraio al giugno del 1965. La trama è in lana su ordito di cotone, esso è stato tessuto a mano su un telaio verticale del XVII secolo. Per quanto concerne le figure esse sono, personaggi eminenti legati all’abbazia.
    In alto a sinistra Richard Whiting sessantunesimo ed ultimo abate benedettino di Glastonboury ed i suoi confratelli Roger James e John Thorne che hanno condiviso con lui il martirio (1539). Whiting fu insigne maestro del nostro caro certosino Richard Bere. In basso a sinistra, alle spalle di richard Bere vi è raffigurato San Dunstan (909-988) che è stato un abate di Glastonbury, vescovo di Worcester, vescovo di Londra , e arcivescovo di Canterbury, infine canonizzato come santo.
    Sul lato destro in alto vi è raffigurato Giuseppe d’Arimatea. Questi è fortemente legato a Glastonbury secondo la leggenda che lo vuole recarsi in Britannia per custodire il santo Graal.
    La leggenda di Giuseppe d’Arimatea fa di Glastonbury il primo luogo della Cristianità nelle isole britanniche, e quindi il luogo dove sorse la prima chiesa del paese, costruita per ospitare appunto il Santo Graal. Giuseppe d’Arimatea sarebbe arrivato a Glastonbury su una nave, quando la zona era un luogo paludoso. Mettendo piede a terra nel punto dove appoggiò il suo bastone si eresse per miracolo la collina Glastonbury Tor. Nel punto esatto dove tocco il bastone ci sarebbe ora un albero miracoloso ( biancospino) che fiorisce ogni natale. L’albero si troverebbe ancora oggi nella famosa Abbazia della cittadina di cui, dopo la dissoluzione dei monasteri voluta da Enrico VIII, rimane solo l’imperioso scheletro. Più in basso è rappresentato San Davide di Menevia nel Galles (542 – 601), egli fu una grande figura di vescovo e monaco, evangelizzatore della Britannia, e le sue spoglie furono traslate a Glastonbury di cui fu un benefattoreAncora più in basso vi è l’immagine di San Patrizio d’Irlanda,(385 -461) Fu l’instancabile evangelizzatore dell’Irlanda fu un vescovo e missionario. Anche egli fu sepolto nell’abbazia di Glastonbury. L’ultima figura e Santa Brigida d’Irlanda (451 -525) anch’essa evangelizzatrice dell’irlanda nonchè religiosa, badessa e santa.
    Grazie a te Massimo e continua a seguirmi!!!

  3. grazie Roberto davvero esauriente.mas

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