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In certosa per Mata Hari

Mata

La storia che oggi voglio farvi conoscere fu diffusa dalla rivista spagnola “Estampa”, in data 21 novembre 1931, in questo numero del periodico fu svelato per la prima volta un segreto. Tale Pedro de Mortisac noto per essere stato l’ultimo amante dell’enigmatica Margaretha Geertruida Zelle (Mata Hari) aveva preso l’abito certosino e risiedeva pacificamente nella certosa di Miraflores a Burgos. Pare che questa notizia era stata rivelata da uno scrittore olandese, tale Heymans, il quale fornì questo scoop asserendo che egli ne era informato già dal 1920, ovvero tre anni dopo della morte di Mata Hari. Difatti, già nel 1920 il quotidiano madrileno “El Mundo”, riportava la notizia così: «Nel convento certosino di Miraflores, vicino a Burgos, è entrato un monaco scalzo ed emaciato. È l’ultimo amante di Mata-Hari, la bella ballerina, fucilata dai francesi come spia, che cerca di fare penitenza per aver amato follemente quella donna, dal corpo di una dea e dal fascino di un diavolo. Quell’uomo così affascinato da Mata-Hari, che non può vivere senza di lei, altri non è che Pierre Mortisac, il geniale membro del mondo (illeggibile) di Parigi e Londra.

Questa la notizia che fece scalpore, ma ora proviamo a conoscere meglio i protagonisti di questa vicenda ed il periodo in cui questi fatti avvennero.

Mata Hari, chi era costei?

Margaretha Geertruida Zelle,(Leeuwarden, 7 agosto 1876 – Vincennes, 15 ottobre 1917) meglio conosciuta come Mata Hari (Occhio dell’aurora), è stata una una famosa ballerina, attrice, nonchè agente segreta olandese, condannata alla pena capitale per la sua attività di spionaggio durante la prima guerra mondiale, fu giustiziata nel 1917, a soli 41 anni davanti a un plotone di esecuzione al castello di Vincennes in Francia.

Mata-Hari, questa donna misteriosa che con il suo fascino caratterizzato da tratti somatici orientali ed occhi ipnotici, ammaliava i teatri di tutta Europa (Parigi, Berlino, Montecarlo, Milano) grazie ad i suoi movimenti sensuali, enigmatica e magnetica, fu amata da politici e figure di spicco dell’esercito, è considerata la spia più leggendaria di tutti i tempi. Fu come danzatrice, protagonista della “Belle Epoque“, che purtroppo svanì con l’inizio del primo conflitto mondiale. Fu così che questa giovane donna ormai in ristrettezze economiche, ma con altolocate conoscenze viene assoldata e arruolata come spia, con il nome in codice H21. Dovrà ottenere informazioni in Olanda e soprattutto in Francia e riferirle ai tedeschi: deve essere gli occhi e le orecchie dell’Impero austriaco oltre il Reno. Ma non contenta di ciò, in Francia Mata Hari, pensa di poter guadagnare ancor di più arruolandosi anche per i servizi segreti francesi e fornendo loro informazioni riguardanti il fronte nemico. Questo pericoloso doppio gioco la condurrà alla morte.

Si narra che Mata Hari si presentò davanti al plotone d’esecuzione vestita con i suoi abiti migliori, truccata con cura, era calma e non volle essere bendata pare inoltre che all’ultimo momento ha mandato un bacio al cielo. Tra i testimoni che hanno assistito all’esecuzione della nota spia c’era uno dei suoi ultimi amanti Pedro de Mortisac.

Eccoci giunti a scoprire l’altro personaggio di questa vicenda

Pedro de Mortisac chi era costui?

Di quest’uomo, protagonista di questa storia non si hanno molte notizie biografiche. Si conosce che apparteneva ad una famiglia francese molto ricca e che ebbe una rigida educazione religiosa, essendo stato formato dai gesuiti, e si sa che egli conosceva perfettamente molte lingue. La condizione di agiatezza gli consentiva di vivere tra il lusso e lo sfarzo tra le varie abitazioni possedute in Europa. Fu definito un vero dongiovanni che “seduceva per sedurre, per dominare, per soddisfare appetiti infernali di lussuria, senza mai smettere di esaminare le conseguenze delle sue azioni.” Questa condotta di vita dissoluta dedita ai piaceri e vizi, si arrestò quando un’adolescente con la quale ebbe una torbida relazione si suicidò, e Mortisac scosso, si chiuse in silenzio ed isolato da tutti. Successivamente in un soggiorno a Parigi conobbe Mata Hari, la “femme fatale” che lo liberò da quella condizione di misantropia, ammaliandolo con il suo fascino e con la quale condivise passioni e sregolatezze senza freni. Fu dunque l’ultimo amante della celeberrima spia.

Ma come abbiamo appreso Mata Hari venne arrestata e fucilata nel 1917, e dunque che ne fu di Pedro de Mortisac?

Ingresso in certosa.

Mortisac, devastato dalla scomparsa di Mata Hari, in un impeto di disperazione, vendette tutti i suoi beni: un “castello” vicino a Parigi, una casa di campagna nelle vicinanze di Londra e una lussuosa villa a San Sebastián. Scomparve dalla Francia per ritirarsi in Spagna e abbracciare la vita monastica. Prima di varcare le mura della certosa, Mortisac vagò per giorni nei sobborghi di Burgos, conducendo una vita da clochard e combattendo con i suoi demoni interiori.

Senza esitazione entrò alla Certosa di Miraflores, dove arrivò intorno al 1920, alla ricerca di un balsamo in grado di lenire il dolore per la perdita della sua amata. Abbandonò così la sua vita precedente, fatta di eccessi, per dedicarsi completamente alla ricerca di Dio.

Pedro

Soltanto gli scoop giornalistici, di cui vi ho accennato, turbarono la quiete monastica scelta dal libertino pentito, difatti diverse furono le testimonianze di coloro che riconobbero nel fratello certosino B. Pedro de Mortisac. Il clamore suscitato da tali dicerie, spinsero il certosino a spostarsi in un’altra certosa spagnola, quella di Zaragoza, Aula Dei. Il destino infatti aveva in serbo per lui altro…

Nel luglio del 1936, a causa della Guerra civile spagnola, le certosa fu assalita dai miliziani. I certosini furono informati in tempo dell’imminente assalto, ed il Priore ordinò ai monaci di vestirsi da civili e di radersi la tonsura, così come la barba dei fratelli, lasciando la maggior parte di loro mal camuffata. I monaci più giovani, insieme al sagrestano e al procuratore, cercarono di salvare gli oggetti di culto, e negoziarono affinché la certosa non venisse bruciata, mentre il resto della comunità cercava di fuggire. Tra storia, non riscontrata, si narra che Fratello B. alias Pedro de Mortisac, fu l’unico monaco che non volle abbandonare la certosa ed imbracciando un fucile, tentò di difendere l’occupazione del tempio, ma venne assassinato.

Ricerche sulla vera identità di questo certosino sono proseguite nel corso degli anni, ma non è stato trovato un riscontro certo. Questa storia che ho voluto narrarvi è ancora ammantata di mistero, e oscilla tra realtà e leggenda ma non per questo è priva di fascino, e spero vi abbia intrigato.