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La certosa ed il tesoro di Venezia

mappa

In questo articolo, cari lettori, torno a parlarvi della poco nota certosa di Venezia. Nel 2014, vi informai su gli ingenti lavori di restauro che interessarono le poche tracce del complesso certosino, soppresso da Napoleone nel 1810. Ebbene oggi voglio parlarvi della leggenda che aleggia intorno ai resti di questa certosa. Quando Bonaparte con le sue truppe occupò la città lagunare, iniziò a depredarla, questo saccheggio non risparmiò la certosa, che spoliata delle opere d’arte poco tempo dopo fu soppressa, e la sua comunità costretta ad allontanarsi e rifugiarsi alla certosa di Montello.

Ma ora veniamo alla leggenda ed al tesoro…

Nel 1797 le truppe di Napoleone conquistarono Venezia, ponendo fine a una storia lunga undici secoli durante i quali la Serenissima fu una delle potenze più ricche e longeve della storia d’Europa e il cui impero commerciale dominò il Mediterraneo. Fu la prima volta nella sua lunga storia che Venezia cadde in mani nemiche e subì un saccheggio di proporzioni colossali. La leggenda vuole che in questo drammatico marasma, mentre i francesi usavano le fonderie della Zecca per sciogliere i reliquiari ed i preziosi dei tanti monasteri della città, il cosiddetto “Savio Cassier’, (colui che custodiva il pubblico denaro) ed i suoi collaboratori furono costretti a prendere una decisione per il bene comune. Si narra che costoro possedevano, nel chiostro piccolo della certosa, dei loculi che sarebbero dovuti servire per conservare le proprie spoglie mortali in questo luogo sacro di cui loro erano benefattori. Decisero quindi di occultare l’oro della Zecca di Stato in questi nicchie, con l’intento di mettere in salvo le ingenti risorse auree per sottrarle all’invasore e poterle recuperare in seguito. Questi fatti che vi ho descritto, sembrano sospesi tra leggenda e realtà, difatti ancora oggi c’è chi sostiene che il tesoro di Venezia sia ancora sepolto nell’isola della certosa.

O più verosimilmente, i nobiluomini, “savi della Serenissima”, nella disperazione di quel momento potrebbero essersi spartiti quelle ingenti ricchezze.

Sta di fatto, che di quel tesoro non si ha avuto più notizia, e nessun documento ne fa riferimento. Del resto l’ignoto e la fantasia popolare, sono tipici elementi che alimentano ogni leggenda. A Venezia questa antica leggenda è ancora viva!

A seguire un breve video che ci mostra l’isola ed i pochi resti del complesso certosino.

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