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“Cristianesimo vissuto” di F. Pollien capitolo II°terza parte

”Cristianesimo vissuto”

Consigli fondamentali dedicati alle anime serie

Terza parte : Il lavoro

Capitolo II: L’azione generale di Dio

Qual è il lavoro di Dio? Che fa egli?
Mediante la sua Provvidenza egli dirige il movimento universale delle cose. Le creò e le regge. Le creò per uno scopo e le dirige verso questo scopo. Sai che tutte le cose sono strumenti: strumenti di Dio prima di tutto, strumenti di cui egli si serve; poiché è lui l’autore e l’ordinatore degli innumerevoli movimenti degli esseri. Tu vedi i movimenti del mondo fisico, quelli del mondo morale, ma non oso aggiungere: tu vedi i movimenti del mondo soprannaturale; questi forse tu li vedi meno, e bisognerà imparare a vederli meglio.
Tutti questi movimenti sono collegati, coordinati, orientati con la stessa precisione dei complicatissimi movimenti delle diverse parti d’una macchina. Questo collegamento tu non lo conosci quasi niente, e invece bisogna che impari a conoscerlo. Infine, tutti questi movimenti devono ottenere un risultato, quello stesso che è voluto da Dio, e in vista del quale egli li mantiene. E questo risultato finale che devono raggiungere è il perfezionamento dei suoi eletti; non solo il perfezionamento generale, ma anche quello individuale di ciascuno. Infatti la sua sapienza è cosi abile da far concorrere tutte le cose al bene generale, come al bene individuale.
La sapienza dei sapienti non giunge a tanto. Essi vedono la fissità delle leggi fisiche, ma ignorano la connessione ch’esse hanno con le leggi morali. e non comprendono lo scopo finale del movimento creato. Quindi la loro vista è continuamente offuscata da quella che a loro sembra un’incoerenza, e l’ultima parola della loro scienza è il caso. Il caso! parola tanto vuota di senso quanto di fede. È una di quelle parole fallaci, con l’aiuto delle quali l’ignoranza cerca d’ingannar se stessa, e di cui la mala fede abusa per permettersi di bestemmiare e disconoscere la sua azione.
Poiché tu vuoi essere cristiano, ed esserlo con la massima serietà, io ti prometto di farti fare in seguito delle meravigliose scoperte a questo riguardo. Se finora la vista su questo orizzonte ti fu chiusa per la tua vita troppo superficiale, imparerai d’ora innanzi a penetrare i misteri dell’azione di Dio, ed io t’assicuro che sono dei misteri stupendi. I Santi che sono i veri veggenti, sono in continue estasi, contemplando siffatte meraviglie nascoste. Essi vedono le coincidenze e i collegamenti, la continuazione e l’opportunità di ogni cosa. Vedono come le creature sono gli strumenti di Dio per uno scopo unico, che è la formazione dei Santi. Tutto ciò che si fa, dice S. Paolo, tutto senza eccezione, concorre ad una medesima opera, e quest’opera è il bene di quelli che la volontà di Dio chiama alla santità. Cosi i movimenti fisici e morali hanno uno scopo e un risultato, a cui sono coordinati e adattati. Colui che ignora lo scopo e il risultato che ne deve seguire, non può comprendere nulla in fatto di movimento.
Quando tu ti metti nel centro di un circolo, vedi tutti i raggi giungere a te in linea retta; nessuno è tagliato o spezzato. Per poco che ti sposti, subito le linee s’imbrogliano, si spezzano, si tagliano, nessuna sembra più una retta, salvo l’unica linea su cui ti sei spostato. Forse chè in realtà i raggi sono meno convergenti di prima? No, ma solo il tuo raggio visuale si è cambiato; e tutto ti sembra falso pel fatto della tua posizione falsa. Per veder giusto bisogna mettersi nel punto giusto; e non sarai al punto giusto, se non quando sarai arrivato veramente alla cima della vita cristiana; fino a quel momento ci sarà sempre qualche cosa che ti apparirà falsa ed incomprensibile. Nondimeno avanzandoti verso questa cima, vedrai ogni giorno nuove disposizioni di Dio chiarirsi per il fatto del raddrizzamento della tua posizione.

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