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Il fratello di San“Hermano Rafael”

Il fratello di

San “Hermano Rafael”

In questo articolo odierno, voglio parlarvi di come in una famiglia spagnola del XX° secolo, siano nati e cresciuti nell’insegnamento cristiano due fratelli dediti per diversi motivi a Dio.

Rafael Arnáiz Barón nasce il 9 aprile 1911, e suo fratello Luis Fernando Arnáiz Barón due anni dopo il 29 maggio del 1913 entrambi a Burgos, da una famiglia di noti ingegneri. Rafael aiutato nella sua crescita cristiana dallo zio Leopoldo, duca di Maqueda frequentò l’istituto dei Gesuiti, iniziando poi la Scuola Superiore di Architettura di Madrid. Egli era un giovane intelligente e brillante negli studi, ed avviato ad una promettente carriera, ma con un forte desiderio di interiorità segno di una profonda religiosità. Ciò lo porterà nel 1932, a realizzare degli esercizi spirituali, in una Trappa, durante i quali scoprì di essere votato a Dio per una vita monastica. Nel 1933 svolse il servizio militare, e l’anno seguente, a soli 23 anni, venne accettato come monaco trappista nel monastero di San Isidro di Dueñas (Palencia), egli raggiante, comincia questa nuova avventura con un grande entusiasmo. Nel frattempo suo fratello Fernando, dopo aver svolto brillantemente i suoi studi  di architettura a Lovanio, in Belgio torna in Spagna dove presta il servizio militare durante la sanguinosa Guerra Civile (1936-1939), come capitano di artiglieria. Storie di due fratelli apparentemente con destini molto diversi, ma la Provvidenza ci ha abituato a stupirci e quindi, proseguiamo nel racconto. Rafael è un bel ragazzo con un gran fisico, ma improvvisamente una grave forma di diabete mellito fa crollare la sua salute ed in appena otto giorni arriva a perdere 24 chili di peso!!! A causa di una forte febbre è costretto ad abbandonare il convento, e con il cuore spezzato dal dolore, a ritornare a casa dai genitori. Incredibilmente ed inaspettatamente nel momento in cui egli si sente realizzato Rafael si ammala. Ristabilitosi viene accolto nuovamente nel monastero trappista, ma stavolta come “oblato”, poiché ormai le sue condizioni di salute erano divenute incompatibili con la vita monastica. Rafael seppe però accettare docilmente e serenamente i misteriosi disegni di Dio che lo costrinsero ad uscire ed entrare nella trappa ben tre volte fino al 1937. Non rinunciando alla vocazione monastica Rafael visse tra tante sofferenze ma confidando sempre in Dio, e dilaniato dalla febbre morì il 26 aprile del 1938, a soli 27 anni dopo appena 19 mesi e 12 giorni vissuti nel monastero di San Isidro di Dueñas. Fernando, che al termine della guerra era dedito alla vita mondana, scosso e turbato dalla precoce dipartita del fratello, dopo pochi anni dalla sua morte subì una conversione che dette una svolta alla sua esistenza. Si narra che una sera di ritorno da una corrida, Fernando a bordo della sua lussuosa autovettura guidata dal suo autista, improvvisamente ordinò di farsi accompagnare alla certosa di Miraflores. Giunti all’ingresso del convento certosino, regalò l’ automobile e tutto ciò  che possedeva all’ incredulo autista, pregandolo di non cercarlo mai più!!!

Volle cominciare anch’egli la vita monastica, scegliendo la severa regola certosina, ed entrando nella certosa di Miraflores il 6 dicembre 1941. Successivamente fece la solenne professione il 7 dicembre del 1941 e fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1947, ma le sue doti e capacità lo portarono brevemente il 15 giugno ad essere nominato procuratore della certosa di Porta Coeli. Dom Fernando è poi diventato priore nel 1959 e nuovamente procuratore nel 1963, figura di elevato spessore, sovente, si incontrava con Juan de Borbone (il padre dell’attuale re di Spagna) che si recava spesso in certosa per poter colloquiare con lui. Dopo quasi quaranta anni vissuti tra le mura certosine, trascorsi tra vita claustrale, ed impegni come architetto per la restaurazione di diverse certose in Europa, Fernando chiese ed ottenne un indulto, che gli permise di trasferirsi alla Trappa di San Isidro di Dueñas, dove suo fratello visse e morì. Dal 24 giugno 1980 iniziò la vita trappista, che però svolse con rigore “certosino” tanto da farsi attribuire l’appellativo di “trapujo (trapista-cartujo) dedicandosi e, riuscendovi, alla causa di beatificazione di suo fratello Rafael. Questi infatti fu  beatificato il 27 settembre 1992 da papa Giovanni Paolo II,  che lo definì come il più grande mistico dei nostri tempi proponendolo alla gioventù come modello da seguire ed esortandoli a leggere i tanti scritti spirituali che egli ci ha lasciato. La solenne messa di beatificazione, si svolse a Roma in piazza San Pietro e, fu concelebrata dal pontefice e da Dom Fernando Arnáiz Barón visibilmente commosso per il riconoscimento ricevuto da suo fratello. Purtroppo egli non potè assistere alla successiva canonizzazione avvenuta l’11 ottobre 2009 ad opera di S.S. Benedetto XVI. Difatti il 17 dicembre del 1999,  nel monastero di San Isidro di Dueñas, la sua esistenza terminò dopo aver contribuito alla conoscenza della figura di suo fratello con molteplici testimonianze rilasciate al processo di beatificazione. Tra le sue deposizioni ricordiamo che a proposito di Rafael ebbe a dire:”La sua carità verso le persone di servizio fu la sua nota predominante. Non si adirò mai con nessuno”.

Rafael amava dire: “Per me, questa vita che a molti sembra monotona ha così tante attrattive che non mi stanco neanche un momento. Ogni ora è diversa perché anche se esteriormente è tutto uguale interiormente non lo è, come non solo uguali tutte le Messe”. La sua semplicità e gioia di vivere erano contagiose, quando scrivendo ai suoi familiari si esprimeva così: “Le lenticchie saranno sempre lenticchie durante la mia vita nel monastero, ma nonostante tutto le mangio con gusto, perché le insaporisco con due cose: la fame e l’amore di Dio”.

Ho voluto ricordarli entrambi, ma soprattutto Luis Fernando Arnáiz Barón per dare il giusto riconoscimento e risalto altrimenti oscurato dalla santità e dalla fama di suo fratello Rafael Arnáiz Barón, ampiamente celebrato come “Hermano Rafael”. Entrambi elevata espressione della volontà Divina.

Video canonizzazione

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