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Dom Grégoire Sorel

per priori generali

Oggi vi farò conoscere il Priore Generale dell’Ordine certosino in carica dal 1816 al 1824, Dom Grégoire Sorel, il quale successe a Dom Bonaventure Eymin.

Jacques-François Sorel, figlio di Pierre Sorel, notaio reale, segretario e vice-signore di Villeneuve-de-Marc e Anne Vignon. Nacque il 2 novembre 1739 a Villeneuve-de-Marc (Isère), già nel 1753, all’età di 14 anni, fu attratto dalla vita religiosa, ciò lo portò alcuni anni dopo ad entrare nella Grande Chartreuse laddove fece la professione solenne con il nome di Dom Grégoire, venendo ordinato sacerdote lo stesso giorno.

Nel 1775 svolse il compito di sacrista, nel 1777 fu Maestro dei novizi, e poi nel 1778 nominato Vicario. Nel 1785 fu inviato alla certosa di Meyrat, dove svolse le mansioni di procuratore svolte successivamente nel 1781 a Montmerle ed a Selignac nel 1784.

Fu poi eletto priore alla certosa di Vaucluse nel 1785, fino alla Rivoluzione. Il 23 giugno 1791, Dom Grégoire lasciò il monastero con i sette padri che componevano la sua comunità. La maggior parte seguì il loro priore a Sélignac, dove poterono ritirarsi. Viene decretata l’abolizione di ogni vita religiosa, il 16-17 agosto 1792 , ed i monaci, espulsi nuovamente, sono costretti a lasciare Sélignac il 1 ottobre 1792. Egli si rifugia nei dintorni di Bourg-en-Bresse nascondendosi ed esercitando segretamente il ministero sacerdotale. Nel giugno 1794, viene imprigionato nel carcere di claristi, a Bourg, per revoca del giuramento. Ad agosto si ammala di febbre e dissenteria, e viene condotto in ospedale. Dom Grégoire fu poi rilasciato poco dopo. Si ritira nel Delfinato e approfitta della libertà religiosa per esercitare il suo ministero nella regione di Saint-Jean-de-Bournay. Nel 1798 fu nominato arciprete di Saint-Jean-de-Bornay. Quando la religione cattolica fu restaurata, fu nominato parroco di questa parrocchia, nel febbraio del 1803. L’8 luglio 1816, in virtù dell’ordinanza regia del 27 aprile, un gruppo di otto o nove certosini, riuniti dal vicario Dom Romuald Moissonnier, tornarono alla Grande Chartreuse.

Costoro dovettero nominare un successore di Dom Moissonnier, e misero gli occhi su Dom Grégoire Sorel i suoi confratelli gli scrissero raccomandandogli di unirsi a loro, ma Dom Sorel, rotto dall’età e dalle infermità, rispose che i suoi settantasette anni non gli consentivano, nonostante il suo desiderio, di tornare alla Grande Chartreuse. I religiosi poi lo pregarono di aggiungersi a loro, per beneficiare dei suoi consigli e partecipare all’elezione, come Confermatore. Dom Grégoire non poté resistere alle loro suppliche, giunse alla Grande Chartreuse e fu nominato Generale il 16 settembre 1816. Temendo di non rispondere alla chiamata di Dio che si manifestava in modo così inaspettato, accettò e riprese coraggiosamente le Osservanze e Regole di vita certosina. La sua elezione fu confermata da Papa Pio VII il 17 dicembre 1816. Nonostante la sua età, Dom Grégoire Sorel lavorò con il massimo zelo per riparare le rovine accumulate dai Rivoluzionari, e dopo di loro dagli Austriaci che, nel 1814, avevano saccheggiato la certosa. Un testimone oculare descrisse lo stato fatiscente dell’ex fiorente Grande Chartreuse in questi termini: “Finestre di vetro colorate rotte, porte sfondate e senza serrature; tramezzi rovesciati, celle devastate, tetti degradati, muri sporchi da mani profane; la chiesa e le cappelle, tutto, salvo poche eccezioni, offriva il marchio di spoliazione: altari, candelieri, lampade, dipinti, campane, orologi, stalli, parquet, boiserie dei due cori, tutto era scomparso”. Pensarono prima alle riparazioni più urgenti, esse furono fatte con i quindicimila franchi concessi dal governo. Anche alcune persone generose vennero in aiuto dei certosini e donarono, tra l’altro, due lucerne per la chiesa e un altare maggiore in sostituzione di quello in marmo bianco trasportato nel 1807 nella cattedrale di Grenoble. Nel 1820, Dom Sorel benedisse una campana donata dal signor François de Ferrus, di Lione, e dalla signora Françoise de la Barmondière. Le altre riparazioni avvennero a poco a poco, man mano che la Provvidenza procurava nuovi aiuti al Monastero. Le forze del Reverendo Padre presto tradirono il suo coraggio, ed egli fu costretto a chiedere un Coadiutore; era Dom Bonaventura Eymin, di cui vi ho già parlato. Questo santo religioso ebbe solo pochissimo tempo per sopportare il peso del suo incarico, nominato il 16 settembre 1822, morì infatti il 18 dicembre dello stesso anno. Da allora Dom Sorel, sentendo le infermità crescere sempre di più, pregò la Santa Sede di accettare le sue dimissioni e di permettere alla Comunità di Chartreuse di scegliergli un successore. Il Sommo Pontefice Leone XII infine vi acconsentì, e l’elezione, presieduta dai Priori di Trisulti e di Torino, appositamente delegati a tal fine dalla Santa Sede, avvenne il 7 maggio 1824. Nessuno si ottenne, dopo quattro scrutini arrotondato il numero di voti richiesti dallo Stato, il delegato del Papa lesse immediatamente un decreto apostolico che nominava il Priore di Torino, Dom Benoit Nizzatti, Generale dell’Ordine. Il decreto era stato preparato in previsione che la Comunità non potesse riuscire a fare l’elezione. Il reverendo padre Dom Grégoire Sorel visse per un altro anno circa dopo l’elezione del suo successore; restituì al Signore la sua bella anima il 22 aprile 1825, dopo aver trascorso cinquantasette anni nell’Ordine.

Il necrologio del Grande Chartreuse lo loda così: “Dom Sorel era un venerabile vegliardo, che si rese notevole per la sua pietà, la sua scienza, la sua dolcezza, la sua pazienza e la santità della sua vita”.